Nancy Brilli senza filtri nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Tempo. La celebre attrice ha parlato della pandemia e del cinema italiano, non disdegnando qualche frecciatina. «Quest’anno è stato un vero disastro», ha spiegato il volto di “Piccoli equivoci”, sottolineando che sembra sempre che il settore dello spettacolo sia qualcosa da non prendere sul serio.



L’emergenza sanitaria ha causato lo slittamento di un tour teatrale e di altri progetti, ha sottolineato Nancy Brilli, che si è poi soffermata sulle quote rose ancora molto basse nel cinema italiano, basti pensare alle nomination dei David di Donatello: «Una volta Aurelio de Laurentiis alla mia domanda sul perché venissero sostenuti sempre comici uomini, mi rispose: mettiti in testa che questo è un lavoro maschilista. Io non l’ho fatto. Mi sono scontrata molto con il maschilismo nel nostro lavoro, ma sono lo stesso arrivata fino a qui».



NANCY BRILLI: “CINEMA SNOB CON GIGI PROIETTI”

«Sono quasi sempre gli stessi a fare i film. Sembra una compagnia di giro», ha evidenziato Nancy Brilli a proposito degli attori nel cinema nostrano, reo di non scommettere su volti nuovi ma di andare sempre sullo strasicuro. Da questo punto di vista ha voluto citare il caso di Gigi Proietti, al quale il cinema gli è stato negato per molto tempo: «Dicevano non avesse la faccia, che fosse troppo teatrale, che le sue espressioni non fossero adatte al primo piano. Con il tempo si è visto che era tutto sbagliato». Secondo Nancy Brilli il cinema italiano dovrebbe togliersi di dosso un po’ di snobismo, che non si potrebbe neanche permettere, mentre il suo più grande sogno è chiaro e punta in alto: «Vorrei lavorare con Pedro Almodovar. Mi piace come affronta le donne e il femminile, ama le attrici e le stima».

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