Nancy Brilli si è raccontata in una intima e profonda intervista al Corriere della Sera in cui ha affrontato gli amori vissuti, la sua carriera, il presente e il futuro. Nancy Brilli ha vissuto il covid senza dubbio in maniera non semplice, al punto che lo definisce un “mostro terribile”: «Ogni progetto iniziava e si bloccava – spiega – la tournée teatrale di A che servono gli uomini, con la regia di Lina Wertmüller, si è bloccata sul nascere. C’è stata una causa col produttore, tanti hanno preso la palla al balzo del lockdown, un tira e molla bestiale». Dopo una carriera molto luminosa soprattutto negli anni ’90 e a inizio 2000, è un po’ sparita dai radar «Alcune dirigenze Rai hanno avuto i loro gusti, lì funziona così – spiega l’attrice – la cosa particolare è che per tutto questo tempo mi è stato riconosciuto il ruolo di star, come cachet di ospite nelle prime serate. Non mi è stato negato il ruolo, però non mi arrivavano proposte. L’ex capo della Rai preposta a decidere era una donna: mi disse, le vere femmine non sono più le ragazze degli Anni 90. Cosa vuol dire? Io sono un’attrice che recita. Non c’è cosa peggiore delle donne di potere che imitano gli uomini peggiori». Dirigenza Rai che poi torna nuovamente in ballo: «Sapesse quanto mi ha rotto le scatole la dirigenza Rai di cui sopra, siccome ero stata con un chirurgo plastico, era convinta che io fossi una specie di robot siliconato. Lei diceva di cercare donne vere. Discorsi di una bassezza…».
Nancy Brilli ha raccontato anche di un brutto incontro su un divano: «Ce n’è stato uno, con un produttore corpulento che non c’è più e non aveva rivali all’epoca. Una cosa becera, pesante, schifosa. Avevo un contratto di tre anni. Ho pagato caro il mio rifiuto, per molto tempo non ho lavorato. E non potevo farci niente. Non esisteva il Me Too». Si parla poi degli amori della sua vita, quattro in particolare: «Massimo Ghini, il mio primo marito, simpatico, genuino, farfallone, giocherellone; il secondo marito è stato Manfredi, piuttosto assente, comunque una persona perbene. E poi ha un sedere bellissimo. Evidentemente ci voleva l’ormone Manfredi per fare un figlio (Francesco, 22 anni appena compiuti), con una donna a cui avevano sempre detto che non poteva rimanere incinta. Con Roy De Vita per anni abbiamo costruito una famiglia, che di fatto sopravvive nei nostri figli: Francesco, Andrea che è figlio di Roy e Matteo, uno dei figli di Luca. Sono cresciuti insieme, si vedono sempre. Roy ama cose che io non amo, i salotti, frequentare… Quando i gusti di vita sono così diversi è difficile andare avanti. Prima di lui c’è stato un cantautore».
NANCY BRILLI E L’AMORE PER IVANO FOSSATI: “CI SONO STATI TRADIMENTI”
Non si poteva poi non menzionare Ivano Fossati, un amore intenso e molto travagliato: «Qualità di vita altissima di pensiero, un amore che si è cannibalizzato. Ci sono stati tradimenti. Mi ha tradita perché mi voleva sempre con lui, e io l’ho tradito per ripicca. Ci siamo infilati in un buco nero che ha portato tristezza e un gran male a tutti e due. I tradimenti non li sopporto nemmeno nell’amicizia. Quando hai la mia fiducia, è totale; è come l’onestà: o sei onesto o non lo sei».
Nel corso della carriera di Nancy Brilli, anche uno schiaffo mai chiarito al regista Paolo Virzì: «Mi disse che non potevo fare l’operaia al cinema se andavo il sabato sera in tv da Pippo Baudo. Ero inferocita. Non c’è stata occasione di chiarire l’episodio. E mi spiace molto perché in Italia è diventato il regista più bravo a raccontare le donne». Ma gli uomini sono un capitolo chiuso? «Per un fidanzato al momento non ho pazienza, dovrebbe arrivare un supereroe; uomini ogni tanti li incontro; corteggiatori alcuni». E il futuro e il presente cosa riserva a Nancy Brilli? «Lavoro su me stessa. Non è facile ma ci provo ad avere una stabilità, ad avere un atteggiamento positivo verso le cose».