Nancy Brilli si racconta a “Da noi… A ruota libera” partendo dal suo filo diretto con le donne. “Noi ci rialziamo sempre, è una caratteristica che abbiamo”, spiega l’attrice che si divide tra teatro e cinema. Ma tiene anche una rubrica per dare consigli su Leggo. “Mi piace moltissimo. Dovevo promuovere il telefono rosa di cui ero testimonial, poi le persone ci hanno preso gusto. Mi chiedono di tutto”. Nella sua carriera ha deciso di interpretare donne sempre più indipendenti e forti. “Dovremmo avere un po’ più di autostima. Siamo ancora sensibili al giudizio altrui, soprattutto dal punto di vista estetico. È deprimente”.



Però riceve anche lamentele per le molestie. “È un malcostume che deve finire, non c’è una via di mezzo”. Riguardo le associazioni con Marilyn Monroe: “Forse per una fragilità latente, per una malinconia latente”. Molte volte Nancy Brilli ha tenuto la tempesta dentro per non mostrarlo: “Bisogna immedesimarsi in qualcuno che ce la fa e poi accade”.



Nancy Brilli e la sua immagine: “I social servono per raccontare la verità”

Nancy Brilli, che torna a teatro con “Manola” di Chiara Noschese, spiega di aver raccontato molto se stessa nel bene e nel male col suo lavoro. “Più che fare dei punti deboli una forza, ho raccontato la realtà, sono stati accettati come punti di forza”. A Da noi… A ruota libera ha parlato anche del suo rapporto con la sua immagine e col tempo che passa. “Mi sono liberata tanto. Quando sei più giovane devi essere sempre al meglio, ora mi vedi in pigiama col mollettone. Hai pensato che fossi impazzita? È normale”. Francesca Fialdini invece ha risposto con un ‘evviva’. “I social, se non racconti la verità, che li hai a fare? Ci sono momenti diversi”. Ci sono mestieri che richiedono una certa forma e apparenza, ma non esiste solo trucco e parrucco. “Non è vero solo quello, è vero quando serve”. Ma Nancy Brilli è anche al cinema col film ‘Amici per la pelle’. “È una storia vera. Un giorno mi ha chiamato Massimo Ghini dicendomi che dovevamo fare questo film. Io e Massimo siamo amici di Rodolfo Laganà da anni, quindi abbiamo deciso di fare questo film in cui il figlio Filippo interpreta se stesso”. Infine, una battuta: “Non mi risposerei con lo stesso uomo, poi quale? Si dovrebbero fare dei favoritismi“.

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