Nancy Brilli, al secolo Nicoletta, si è raccontata sulle pagine del Messaggero, ripercorrendo la sua carriera da attrice di film, serie tv e teatro, ma anche la sua vita e il suo impegno sociale. Partendo da quest’ultimo, infatti, racconta che offre supporto alle “donne maltrattate. Le ascolto” perché per loro “è qualcosa di inedito e terapeutico”. Rifiuta, però, l’idea che tutti gli uomini debbano scusarsi per le violenze, perché “gli innocenti e le persone per bene esistono” e non è giusto generalizzare.



La propensione all’ascolto è nata, racconta Nancy Brilli, perché lei è “stata ascoltata pochissimo, specialmente nella prima parte della mia vita. Mia madre è morta che avevo 10 anni, mio padre non c’è mai stato, e mia nonna, che mi ha cresciuta, è sempre stata molto dura”. Tirando le somme sulla sua vita in vista degli imminenti 60 anni, sostiene che “lavoro dall’83, ho un figlio che adoro, una cagna e due gatti. Non mi lamento” e ci tiene a raccontare alcune cose assurde che le sono capitate. Nancy Brilli, infatti, spiega di essere stata “eletta Piedi d’oro 2023” dai feticisti online, al punto che uno “mi ha offerto 5mila euro per avere i miei calzini sporchi”.



Nancy Brilli: “Esclusa dai salotti cinematografici”

Passando, invece, a parlare della sua carriera da attrice all’alba dei 60 Nancy Brilli sente di “dover interpretare storie adatte alla mia età”. Del cinema, però, non si capacita ancora del perché “a un certo punto si è chiusa una saracinesca. Avevo un contratto da firmare con Mario Cecchi Gori, poi sparì e da allora, per un lunghissimo periodo, non ho più lavorato”, tuttavia, “è andata meglio con il teatro e le serie”.

Rimanendo sul cinema, però, Nancy Brilli ci tiene a sottolineare che potrebbe aver influito, sulla sua carriera, anche il litigio con Paolo Virzì che le gridò addosso che come attrice “non dava sufficienti garanzie politiche“, una cosa che “mi è stata detta spesso. Recentemente mi hanno offerto la direzione artistica di un teatro e poi sono spariti. Dopo un po’ ho saputo che aspettavano garanzie politiche”. Nancy Brilli, insomma, è certa di essere stata esclusa dai salotti cinematografici, che sostiene essere “molto chiusi, e così alla fine lavorano sempre gli stessi. Dovevo starci dietro, costruirmi una rete, ma ho preferito rattoppare la sfera affettiva”.