L’attrice Nancy Brilli, classe 1964, si è raccontata in una lunga intervista a Quotidiano Nazionale spaziando dai suoi attuali impegni agli esordi, fino ai progetti futuri. In occasione dell’anniversario di Dante, l’Accademia Nazionale di Danza vuole celebrarlo con una serie di video dedicati al quinto canto dell’Inferno ed anche la Brilli ne interpreterà qualcuno. “Sto anche allestendo uno spettacolo musicale, una specie di serata d’onore, che dovrebbe andare in scena questa estate, all’aperto. Il titolo sarà Dove osano le fate”, ha anticipato. Per il momento però, niente tv ma non per suo volere: “Con Mediaset abbiamo fatto dei bei prodotti”, dice, “In Rai sono quindici anni che non lavoro. Le sembra normale?”.
La vita di Nancy Brilli non è stata semplicissima. A soli 10 anni ha perso la madre per un tumore ed è cresciuta con nonna Isolina, donna estremamente rigida: “Era maschilista: tutto ciò che riguardava le donne non era favorito”, ha svelato l’attrice. “Mentre io dovevo sudarmi i soldi per comprarmi un motorino di seconda mano, a mio fratello era permesso prendere il brevetto di pilota. È un miracolo che oggi non ci detestiamo, io e lui”, ha raccontato ripensando alla sua giovinezza. A causa dell’endometriosi credeva di non poter avere figli ma poi è arrivato Francesco. Merito della fede o della medicina? “L’aspetto della fede è stato un po’ esagerato. Diciamo che mi sono molto concentrata per avere questo figlio. Vedevo una luce piccolina là in fondo e miravo lì, a quella luce”, ha ammesso, svelando di aver subito molte operazioni e una cura ormonale intensa.
NANCY BRILLI: DAL RAPPORTO CON IL FIGLIO AL RICORDO DI GIGI PROIETTI
In merito al rapporto con il figlio, Nancy Brilli sostiene che sia un errore essere amici dei propri figli: “È bellissimo fare le cose insieme ma sapendo che non si è l’amica del cuore. Sa che può contare sempre su di me, ma ci vuole il rispetto reciproco del figlio verso il genitore e viceversa. Con l’amico fai le goliardate, con il genitore no. Le gerarchie sono importanti”, dice. Non nega che le piacerebbe molto vederlo recitare anche se oggi studia fashion business. Nel corso dell’intervista la nota attrice non poteva mancare di ricordare Gigi Proietti: “Un maestro, un caro amico”. I due erano vicini di casa a Ponza, dunque anche fuori dal set tra i due c’erano dei rapporti. Se dovesse ripensare a ciò che è sopravvissuta, Nancy Brilli non ha dubbi: “Alla morte di mia madre, al fatto di crescere senza un ordine, senza sapere chi seguire, allo stare tanto da sola, all’endometriosi, al tumore… Le basta?”, dice. Tra i suoi sogni c’è quello di poter lavorare con Almodóvar: “È un regista che le donne le capisce. Capisce anche la nostra follia. Io ho la fortuna di piacere alle donne. Per una bionda con le forme della femmina non è scontato. Ma capiscono la mia ironia, la capacità di prendersi in giro”. Quando iniziò col cinema non ebbe una bella impressione: “Mi sembravano tutti matti”, ricorda.
Infine un suo pensiero sul tema molestie che l’ha riguardata da vicino. Nel suo caso però, la Brilli ha precisato: “In realtà non è stata una vera e propria molestia. Mi sono stati rivolti degli apprezzamenti volgari nella presunzione che se sei un’attrice col produttore ci devi stare”. Ed ha appoggiato l’iniziativa del #MeToo definendola tutto sommato positiva.