E’ morta Emilia Castelli, moglie di Nando dalla Chiesa nonché cognata del noto personaggio televisivo Rita dalla Chiesa. Era malata da tempo e alla fine Emilia Castelli ha perso la sua personalissima battaglia, volando in cielo. Commosso e toccante il ricordo di Nando dalla Chiesa sui social, uno scatto d’annata dei due, forse risalente agli anni ’70, pubblicato sulla sua pagina Facebook con tanto di commento: “È partita. La ragazza di Vicolo Pandolfini, il luogo in cui ci giuravamo a #Palermo amore eterno, se ne è andata dopo 50 anni. Provate qualche volta a riconoscerla in una stella. Potrebbe dirvi “sono io”, era uno dei suoi giochi preferiti. Finora per discrezione non ve ne ho parlato. Nei prossimi giorni vi dirò qualcosa di lei, donna dal cuore grandissimo…”.
I due erano sposati da una vita, e fra qualche mese avrebbero dovuto festeggiare il 44esimo anniversario di nozze, traguardo che purtroppo non raggiungeranno mai. Anche Rita dalla Chiesa ha voluto omaggiare Emilia Castelli via social, pubblicando a sua volta un bello scatto del fratello e della moglie di spalle, abbracciati. “Eravamo in vacanza a Sellia Marina, due anni fa – la didascalia dell’ex conduttrice di Forum – li ho sorpresi al tramonto, di spalle, abbracciati, mentre guardavano il mare. Loro, Nando e Emilia, il “professore” e “la Biondina”, hanno vissuto una storia di amore vero lunga 51 anni. Sempre abbracciati… Sempre complici. L’uno la forza dell’altra”.
EMILIA CASTELLI, MORTA MOGLIE NANDO DALLA CHIESA: IL RICORDO DI RITA
Quindi Rita dalla Chiesa ha proseguito: “Nelle battaglie di mio fratello, nelle nostre sofferenze più grandi, nei ricordi belli delle nostre estati a Mondello, nel suo credere ciecamente nei diritti civili e nella difesa delle persone più deboli. Nell’amare Carlo e Doretta. Nell’essere felici quando sono diventati nonni di Otto, Tito e Rosa. Due persone intrecciate d’amore”.
Rita ricorda come Emilia Castelli non fosse solo la cognata “Era la quarta figlia di mio padre e mia madre, che l’hanno adorata. Stamattina, dopo una malattia divorante, feroce, Emilia ha dovuto lasciare quell’abbraccio che è stato la sua casa per tutta la vita. Ed è andata verso il mare da sola. A noi ha lasciato la grande eredità di avere lottato per ogni suo respiro. E lei è arrivata, finalmente, in fondo all’orizzonte che guardava con il suo Prof quella sera di due anni fa. Grazie, Emu’, per tutto quello che ci hai regalato. Anche questo dolore, che si aggiunge ai troppi che la nostra famiglia ha già’ vissuto…”.