Nando e Simona, il racconto del rapporto con il padre Carlo Alberto dalla Chiesa

Ospiti di Serena Bortone ad Oggi è un altro giorno, Nando e Simona dalla Chiesa hanno ricostruito i momenti più significativi del loro rapporto con il padre, Carlo Alberto dalla Chiesa, spiegando come il suo ruolo istituzionale abbia influito sull’armonia familiare. “Elaborare quello che diceva e vedere cosa si diceva fuori per noi era importante e al contempo difficile”, ha spiegato Nando, in riferimento al peso degli impegni paterni. Simona dalla Chiesa si è invece soffermato sul ruolo in famiglia: “Com’era come Papà? Era sempre presente, in qualunque momento della nostra vita. I suoi impegni non lo distoglievano da noi, pieno di tenerezza e sicuramente severo”.



In compagnia di Sergio Castellitto, l’attore che interpreterà il ruolo di Carlo Alberto dalla Chiesa nella fiction dedicata all’uomo, “Il nostro generale”, Nando e Simona dalla Chiesa hanno aggiunto altri aneddoti sulla figura del padre. “Trasferirsi ogni volta era uno strappo forte. Sapevamo però che nella nuova città ci aspettava una nuova famiglia. L’accoglienza era immediata”. Commenta così Simona, i numerosi trasferimenti che la famiglia ha dovuto affrontare in virtù degli impegni del generale. “Abbiamo convissuto con la paura, c’è stato un periodo in cui guardavamo tutti i suoi movimenti dal balcone. Avevano un linguaggio cifrato anche al telefono, è stata una vita di confronto con la paura“. Spiega così Nando dalla Chiesa la quotidianità spesso ricca di timori, con la paura che da un momento all’altro qualcuno avrebbe potuto mettere in atto delle ritorsioni violente.



Nando e Simona dalla Chiesa: “Nostro padre affrontò il terrorismo senza paura”

Nando e Simona dalla Chiesa, ospiti da Serena Bortone, hanno avuto modo di elogiare, in maniera condivisa, l’atteggiamento paterno rispetto ai rischi del suo lavoro. “La scelta di andare in galleria e farsi vedere nel momento di massima forza del terrorismo fu grandiosa, insegnò che non bisognava avere paura del terrorismo”. Prende la parola poi Simona, parlando della tragica morte della madre nel pieno delle vicissitudini per il terrorismo a Palermo. “I funerali furono fatti in caserma, non era prudente andare in chiesa. Nonostante questo i terroristi fecero una lista delle persone venute in caserma per mia madre”.



Sempre Simona dalla Chiesa ha raccontato di come per quel tragico giorno, il padre decise di esporre la propria vita ai terroristi pur di poter passare un ultimo momento in compagnia della sua amata moglie. “Prima dell’alba si concesse un attimo solo con mamma, senza la paura e senza la scorta“. Continuando nel racconto, la donna ha spiegato di come nonostante le brutture, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa gli abbia impartito l’importanza di andare avanti senza guardarsi indietro. Verso la conclusione dell’intervista, Simona e Nando hanno dalla Chiesa hanno spiegato come hanno affrontato la vita dopo il tragico evento. “Siamo andati avanti grazie agli insegnamenti di Papà, grazie al suo amore per gli Italiani e alla consapevolezza che solo impegnandoci avremmo fatto sì che la sua morte non fosse stata inutile”. Con sommessa commozione argomenta così Simona parlando della scomparsa del padre. Chiude Nando dalla Chiesa, facendo eco all’elogio della sorella: “Cercava di dare coraggio agli altri più che a se stesso. Lui incoraggiava, questa era una delle sue cose più grandi”.