16 bambini al Santobono nelle ultime settimane per complicanze tardive da Covid, paura a Napoli per la sindrome post virus. Come riportano i colleghi de Il Mattino, i ricoveri sono stati registrati nel corso degli ultimi tempi e la situazione ha spinto i medici dell’ospedale pediatrico a convocare una riunione online con tutti i pediatri di famiglia.



I piccoli sono stati colpiti da una sindrome infiammatoria multi sistemica che compare in seguito al coronavirus, queste le parole del primario: «Può rimanere latente anche quattro o sei settimane, poi esplode mettendo fuori strada gli stessi medici. Il bimbo ha già avuto il Covid e, dunque, al virus nessuno pensa più. In molti casi poi provoca anche forti dolori addominali: facile ipotizzare una peritonite. La bambina che abbiamo salvato nei giorni scorsi, Luisa, era pronta per la sala operatoria se un collega, per nulla convinto di quella diagnosi, non avesse deciso di mandarla al Santobono».



Napoli, 16 bambini in ospedale con “sindrome post Covid”

Carolina D’Anna, dirigente medico del Pronto soccorso, ha messo in risalto la necessità di informare i pediatri sul territorio su questa sindrome, considerando che sono proprio loro i primi medici che vengono consultati dalle famiglie: «I bambini arrivati in ospedale erano già stati curati dai medici di base che ignoravano l’esistenza di questa nuova patologia. Ovviamente non è colpa loro, non potevano saperlo ma ora che abbiamo le idee più chiare è indispensabile fare informazione e lavorare insieme».

Il professor Vincenzo Tipo ha sottolineato che è necessario intervenire tempestivamente in caso di complicanze, considerando che più l’infiammazione va avanti e maggiore è il rischio che si danneggino gli organi interni. Carolina D’Anna ha aggiunto: «L’età dei nostri pazienti affetti da Mis-C  varia da 4 a 11 anni: fino a oggi nessuno presentava altre patologie. Hanno cominciato tutti con la febbre alta. Poi gli altri sintomi legati quasi sempre all’apparato gastrointestinale: vomito, dolore addominale e diarrea. In alcuni casi congiuntivite, eruzioni cutanee, mal di testa, irritabilità», riporta Il Mattino.