Il patto tra Aurelio De Laurentiis e gli ultras sarebbe finito nel mirino dell’Antimafia. A rivelarlo è il quotidiano Domani, che cita Gennaro Grosso, detto “Micio”, leader del gruppo Masseria della curva del Napoli, arrestato per pestaggi contro i tifosi dell’Ajax e presente all’incontro chiarificatore con il presidente del club partenopeo. I giornalisti Giovanni Tizian e Nello Trocchia partono nella loro disamina dall’indagine della procura e della Digos, perché scatta una foto chiara della strategia dei gruppi ultras, «impegnati nell’organizzazione e attuare azioni violente finalizzate agli scontri con omologhi gruppi di tifoserie antagoniste e a conseguire il controllo territoriale delle Curve». In questo contesto si inseriscono le verifiche condotte col massimo riserbo dalla procura nazionale antimafia guidata da Giovanni Melillo, che coordina un gruppo ad hoc su tifo e clan insieme ai magistrati Antonello Ardituro e Cristina Palaia.



Nel mirino è finito così l’incontro tra Aurelio De Laurentiis e una nutrita delegazione di leader ultras. C’è una foto del 15 aprile scorso che ritrae il presidente del Napoli all’hotel Britannique per confrontarsi e riappacificarsi dopo le tensioni delle settimane precedenti. Era stato contestato perché aveva deciso di applicare la linea dura. Dunque, De Laurentiis ha ceduto alle pressioni degli ultras partenopei? Perché c’è stata la pace? La questione è stata dibattuta addirittura Oltremanica, col Guardian che ha parlato di una mediazione a cui avrebbero preso parte, per distendere gli animi, anche «politici di alto rango come il ministro degli interni italiano, Matteo Piantedosi». Secondo Domani, per una soluzione conciliativa hanno lavorato anche le sfere locali, come il sindaco Gaetano Manfredi e la prefettura.



“NEL MIRINO RAPPORTI OPACHI TRA ULTRAS E CLUB”

Il problema per Domani è che questa pace è stata siglata con Gennaro Grosso, immortalato con altri capi ultras insieme ad Aurelio De Laurentiis. Per investigatori e procura sarebbe stato il condottiero delle spedizioni punitive contro i tifosi dell’Ajax. Inoltre, ha preso parte all’azione conclusa con l’accoltellamento di un tifoso olandese. La sua leadership è certificata anche dalla presenza alla riunione per siglare la pace con il presidente del Napoli. Fonti investigative, citate dal giornale, confermano che sono in corso verifiche coperte dal più assoluto segreto su questa specie di patto con gli impresentabili della curva. Ma il problema dei ricatti e delle pressioni delle curve non riguarda solo il club di Aurelio De Laurentiis. Ma per la prima volta c’è l’intenzione di approfondire il fenomeno dei rapporti opachi con le società in modo organico. Infatti, se ne sta occupando la direzione nazionale antimafia. La verifica è cominciata di recente e la sta conducendo un pool di magistrati esperti della materia. L’obiettivo è capire dove si ferma la passione e dove cominciano interessi economici, e quindi intimidazioni e favori.

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