Una babygang ha preso di mira alcuni agenti della polizia in quel di Napoli, lanciando addosso alle forze dell’ordine oggetti vari e petardi. Una scena nell’indifferenza totale, anzi, nel divertimento dei passnati, denunciata dal consigliere campano Francesco Emilio Borrelli, sempre in prima linea quando si tratta di combattere il degrado della splendida città partenopea. Borrelli ha pubblicato un filmato in cui si vedono i ragazzini sbeffeggiare i poliziotti, commentando: “Cinque agenti di polizia costretti a indietreggiare e difendersi con gli scudi da oggetti e petardi lanciati nella loro direzione da ragazzini inferociti e invasati nell’indifferenza degli adulti, alcuni addirittura sorridenti di fronte a una scena allarmante e raccapricciante al tempo stesso”. L’episodio, ha fatto sapere lo stesso Borrelli, è avvenuto in pieno centro storico, precisamente nel Borgo Sant’Antonio Abate.
NAPOLI, BABYGANG LANCIA PETARDI ALLA POLIZIA: “QUESTI MESSAGGI NON POSSONO PASSARE”
I protagonisti della triste pagina di cronaca sarebbero alcuni ragazzini, “intenti a nascondere alberi e legnami – ha continuato il consigliere – per il fuocarazzo di Sant’Antonio Abate, a cui bisognerebbe spiegare che non è questo il modo in cui la gente civile vive”. La sera del 17 gennaio c’è l’usanza a Napoli di festeggiare sant’Antonio con appunto il fuocarazzo, accendendo dei falò per strada che però, spesso e volentieri, possono divenire pericolosi. Da qui è nato l’intervento delle forze dell’ordine di cui sopra. “Questi messaggi non possono passare, non possono essere consentiti – evidenzia Borrelli – bisogna rispondere con severità. Alcuni territori non sono agglomerati urbani bensì polveriere a cui va sottratta la miccia. I ragazzini di Borgo Sant’Antonio Abate hanno dato un assaggio di quanto pericolose possano essere le baby gang”. La vicenda ha fatto in breve tempo il giro del web, e le sigle sindacali della polizia hanno fatto sapere attraverso una nota che i colleghi “vanno plauditi in quanto fermi e professionali nel loro intento di prevenzione senza alcuna indole di belligeranza”. Qui il video pubblicato su Facebook da Borrielli