NAPOLI, INCUBO POST SCUDETTO: PEGGIO DEL TORINO DOPO SUPERGA!

Da uno Scudetto vinto virtualmente con mesi d’anticipo a ritrovarsi dopo 36 giornate senza nemmeno la certezza di giocare in Europa la prossima stagione. L’annata del Napoli è stata senza dubbio un fiasco totale, basti pensare che gli azzurri sono aritmeticamente la peggior squadra campione d’Italia della storia. Il record apparteneva al Torino 1949/1950, anche se va ricordato che stiamo parlando della stagione post tragedia di Superga.



Eppure il Napoli, se andiamo a rapportare i punti fatti da quel Torino con il sistema da “3 punti per vittoria” (all’epoca erano 2), vediamo come in proiezione, dovesse anche vincere sia con Fiorentina che contro il Lecce, la squadra di Calzona non raggiungerebbe i 58 punti del Torino, rimanendo a 57. Numeri che lasciano a bocca aperta davanti ad una stagione iniziata male e finita peggio: l’ultima vittoria azzurra risale al 7 aprile contro il Monza.



NUMERI SHOCK DEL NAPOLI: DAL RENDIMENTO CASALINGO ALLE RETI SUBITE

Un altro dato particolarmente negativo in casa Napoli riguarda le partite al Maradona. Nell’anno dello Scudetto, gli azzurri collezionarono 45 punti in casa mentre in questa stagione, con ancora da giocare solamente più la gara contro il Lecce, il Napoli è a 24 punti. Questo significa 21 punti in meno vinti tra le mura amiche, davanti ad un pubblico che con il passare del tempo ha perso la pazienza, cominciando a protestare e in parte disertare il Maradona.

Anche le reti subite iniziano ad essere veramente troppe. I partenopei hanno incassato 46 reti, più di qualsiasi squadra tra le prime 11 della classifica. Inoltre, se considerassimo solo le ultime cinque partite, il Napoli avrebbe solamente tre punti con solamente la Salernitana già retrocessa riuscita a fare peggio. Eppure questi cinque match presi in esame hanno visto gli azzurri sfidare Frosinone, Empoli, Roma, Udinese e Bologna, per la maggior parte squadre della parte bassa della classifica. A peggiorare le cose, in tre di queste partite il Napoli aveva iniziato pure in vantaggio salvo farsi rimontare, tra l’altro contro Roma e Udinese proprio nelle battute finali mentre contro Empoli e Bologna sono costati cari i black out dei primi minuti: gol di Cerri al 4′ e reti di Ndoye e Posch al 9′ e 12′.



TUTTE LE CHANCE SPRECATE DAL NAPOLI A FINE STAGIONE

Il dato sulle ultime cinque partite è da sottolineare non tanto per i pochi punti raccolti, paradossalmente questo aspetto viene addirittura oscurato. A rendere più frustrante questo finale di stagione è il fatto che queste cinque partite potevano e dovevano essere la forma di riscatto perfetta per il Napoli quantomeno per salvare una stagione che fino a quel momento era stata pessima, ma che aveva trovato nel 4-2 di Monza un briciolo di speranza.

Dopo il successo in Lombardia, il Napoli vedeva ancora la Champions League e in attesa dello scontro diretto con la Roma in casa, consapevoli che i giallorossi avrebbero potuto perdere energie in Europa, richiedeva per forza di cose risultati contro Frosinone ed Empoli per arrivare nel migliore dei modi allo scontro diretto con i giallorossi.

Il pareggio shock contro il Frosinone, arrivato dalla peggior squadre per rendimento in trasferta, poteva addirittura passare come indolore dato che anche Atalanta e Bologna non erano andate oltre il pari. A quel punto l’Empoli diventava l’ultima spiaggia, eppure il Napoli ha giocato una delle peggiori gare stagionali e ha vanificato anche quella chance.

Le sfide contro Roma e Udinese sono state affrontate con la consapevolezza che ci sarebbe stato bisogno di un miracolo per rincorrere gli obiettivi, ma in ogni caso le delusioni sono solo sommate: con i giallorossi rete di Abraham all’89’, con i bianconeri gol di Success al 92′. Con il morale sotto i piedi e una situazione senza precedenti, col Bologna sono arrivate due reti in 12′ dall’inizio della gara e un rigore sbagliato da Politano a metà primo tempo, che hanno condannato il Napoli ad essere la peggior squadra campione d’Italia della storia.