Aurelio De Laurentiis è stato deferito: tre giocatori del Napoli, infatti, hanno violato la quarantena a cui la Asl partenopea li aveva sottoposti in quanto contatti stretti di un positivo al Covid-19. L’episodio risale alla partita contro la Juventus disputata il 6 gennaio ed i calciatori che sarebbero dovuti rimanere a casa sono Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski. Il provvedimento è stato annunciato dalla FIGC attraverso un comunicato ufficiale nelle scorse ore.
Il deferimento, come viene chiarito nella nota, è scattato “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari, e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del gruppo squadra, e di partecipare lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli. Tutto ciò nonostante i tre citati calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, come disposto dall’ASL Napoli 2-NORD”.
Napoli, De Laurentiis deferito: cosa rischia il club?
Aurelio De Laurentiis è stato deferito per la violazione della quarantena da parte di tre giocatori del Napoli. Il tutto sarebbe avvenuto in virtù di un disguido. Lo staff sanitario dei partenopei, infatti, ha ritenuto che Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski potessero scendere in campo in virtù della quarantena “soft”, istituita dalla Federcalcio nel giugno 2020, che consentiva ciò ritenendolo un “motivo di lavoro”. Qualche giorno prima della gara dell’Epifania, il 30 dicembre 2021, tuttavia, era stato emesso un nuovo protocollo secondo cui ciò veniva impedito. È così che la società azzurra ha violato il regolamento.
Adesso il numero uno del club partenopeo sarà costretto a pagare in prima persona insieme al responsabile sanitario Raffaele Canonico. La società in sé, secondo la Gazzetta dello Sport, dovrebbe invece rischiare soltanto una multa: non ci saranno eventuali penalizzazioni. Il caso Lazio, relativo alle irregolarità dei tamponi, scongiura infatti tale ipotesi.