La notizia è riportata da Il Mattino, e risalirebbe a qualche giorno fa ma è comunque “gustosa” o, forse, sarebbe meglio dire bizzarra. E’ successo al tribunale di Napoli, dove si sarebbe dovuto tenere un processo che riguarda una controversia aperta dai parenti di un defunto presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie. Udienza fissata al 29 giugno, ma il Giudice ha deciso di rinviarla: non è ancora chiaro quando, ma comunque non sarà prima del 31 luglio. Diciamo subito che i difensori si sono opposti al rinvio, sostenendo che l’udienza di costituzione delle parti possa avvenire anche con una semplice trasmissione delle note al Giudice; il punto comunque non è nemmeno questo, bensì il fatto che il rinvio è stato preso pensando di trovarsi ancora nella Fase 1 del Coronavirus.



NAPOLI, UDIENZA RINVIATS PER… FASE 1

Il Giudice infatti ha disposto il rinvio dell’udienza secondo un protocollo in base al quale per i procedimenti di colpa medica “sarà privilegiato il rinvio a settembre” proprio perché i medici e gli operatori sanitari, impegnati nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus, non fossero distolti dalla loro attività. Peccato che quel protocollo fosse del 24 aprile: a quell’epoca l’Italia era ancora in lockdown totale, tanto che i primi, parziali allentamenti che hanno sancito l’inizio della Fase 2 sono iniziati il 4 maggio, cioè solo 10 giorni più tardi. A questo punto non è chiaro se l’equivoco nasca dal Giudice che ha consultato le carte sbagliate o da chissà cos’altro, resta la notizia che, appunto, fa quantomeno sorridere.

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