Caos a Napoli, dove circa 600 tifosi dell’Eintracht Francoforte sono giunti in città per la gara di Champions League nonostante il divieto (per i residenti nella città tedesca) di assistere al match di oggi, in programma allo stadio Maradona. I sostenitori tedeschi, nonostante fossero monitorati da circa 800 uomini delle forze dell’ordine, hanno creato disagi nella città partenopea, scontrandosi proprio con la polizia e creando una vera e propria guerriglia urbana. Un agente è ferito in pronto soccorso per delle ferite più serio ma non è in pericolo di vita, come riporta il Corriere dello Sport.



Sui fatti di Napoli è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Quanto accaduto oggi dimostra che il divieto di trasferta esteso ai tifosi dell’Eintracht era ampiamente giustificato e non certo un atto discriminatorio. Che i protagonisti degli episodi di violenza vengano assicurati alla giustizia. La mia solidarietà va alle forze dell’ordine e alla città di Napoli“.



Il sindaco di Napoli: “Scene di devastazione inaccettabili”

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è rimasto per tutto il giorno in stretto contatto con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Entrambi stanno lavorando di comune accordo per il rientro in Germania dei tifosi dell’Eintracht, da completare entro le prime ore di domani. Il primo cittadino, dopo un contatto diretto con l’ambasciatore di Germania in Italia, Viktor Elbling, ha diramato una nota con una condanna congiunta: “Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato. Con la Germania i rapporti sono storicamente improntati all’amicizia ed ho voluto incontrare a Palazzo San Giacomo l’ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania“.



Secondo Fonti di Polizia, accusata di falle nella gestione dell’ordine pubblico, lo “stop alla vendita dei biglietti ai tifosi tedeschi” sarebbe stato giustificato dalle informazioni provenienti dagli apparati di sicurezza italiani. Per questo, la decisione di schierare in città 800 agenti. “I tifosi tedeschi non potevano essere bloccati, in quanto arrivati come turisti di un Paese Ue” hanno ricordato le forze dell’ordine. Alla guerriglia urbana hanno partecipato anche alcuni tifosi dell’Atalanta, rimasti in città dopo il match di sabato di campionato, anche in quel caso vietato ai tifosi residenti a Bergamo.