Si parla della morte di Ugo Russo, il 15enne di Napoli ucciso due giorni fa da un carabiniere in borghese, durante un tentativo di rapina andata male. Come vi avevamo già spiegato, il militare dell’arma è stato iscritto sul registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario, e sono molti i lati di questa vicenda che dovranno essere chiariti. A riguardo vanno sottolineate le parole rilasciate ieri dal complice 17enne di Ugo, che quella sera stava effettuando la rapina appunto con la vittima. Questi ha spiegato agli inquirenti di aver sentito almeno tre colpi, e le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire nel dettaglio l’episodio. C’è un forte dubbio in studio a Storie Italiane, in particolare in merito ad un presunto colpo alla nuca che il 15enne avrebbe ricevuto. La domanda sorge spontanea? Ugo era in fuga ed è stato quindi colpito da dietro mentre scappava, oppure, il suo corpo si è girato violentemente di scatto dopo il primo sparo, venendo appunto colpito subito dopo dietro la testa?
NAPOLI, MORTE DEL 15ENNE UGO: LE PAROLE DEL LEGALE DEL CARABINIERE
Una questione decisiva, e i dettagli saranno fondamentali per far pendere verso la legittima difesa, oppure, verso l’eccesso di legittima difesa. Nel frattempo è uscito allo scoperto l’avvocato del carabiniere, il militare Enrico Capone, che si dice convinto che le indagini accerteranno la regolarità delle mosse del proprio assistito: “Le indagini lo accerteranno – le sue parole riportate da TgCom24 – il mio cliente èmolto provato e dispiaciuto per la vittima che ha solo 15 anni. Ci sono sentimenti contrastanti in lui, sofferenza ma anche serenità e fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria”. In merito alle accuse: “Durante le indagini vengono ipotizzati reati ma solo successivamente si verifica se sussistano o meno. C’è un’indagine e noi siamo fiduciosi”. Nessuna parola invece sul colpo alla nuca: “Non intendo entrare nel merito di quanto sta emergendo dall’indagine”.