Napoli: poliziotta violentata nella notte
Ad Ore 14, con Milo Infante, in onda su Rai 2, si è trattata una notizia dell’ultima ora: a Napoli una poliziotta è stata aggredita e violentata nella notte. L’aggressore è un cittadino bengalese che sembra essere irregolare sul territorio. L’uomo l’avrebbe prima colpita con forza per poi cercare di strangolarla ed, infine, avrebbe tentato di violentarla.
La poliziotta è stata violentata ieri sera, alla conclusione del suo turno lavorativo. Erano le 24 e, dopo il servizio, la donna si sarebbe recata verso la sua vettura, parcheggiata negli spazi riservati alle Forze dell’Ordine nel porto di Napoli. Fin da subito, a quanto raccontato durante Ore 14, la poliziotta si era resa conto che un uomo la stesse seguendo. Una volta raggiunta nel parcheggio l’ha colpita alla testa con un sasso, tramortendola. L’uomo, un 24enne, l’avrebbe poi strangolata e violentata prima di allontanarsi dalla scena. La donna, che non era in servizio, portava con se la pistola d’ordinanza ma non sarebbe riuscita ad estrarre l’arma. La poliziotta violentata a quel punto avrebbe allertato i colleghi, facendo subito partire la caccia all’uomo.
Poliziotta violentata a Napoli: arrestato l’aggressore
La poliziotta violentata sarebbe stata subito affidata alle cure del 118, mentre i colleghi avrebbero individuato l’aggressore poco lontano dalla scena, in Via Duomo, conducendolo in arresto. Fortunatamente, la poliziotta non sembra aver riportati gravi lesioni, mentre rimane sotto shock per l’accaduto. Il Sindaco di Napoli, nel frattempo, ha manifestato solidarietà nei confronti della vittima.
Secondo il giornalista Francesco Specchia, presente durante la diretta di Ore 14, quello della poliziotta violentata è un caso unico nella storia della Repubblica e del diritto penale italiano. Non è chiaro se la donna fosse, in quel momento, in divisa, fatto che potrebbe costituire un’ulteriore aggravante rappresentando anche uno smacco all’istituzione che i poliziotti rappresentano. Secondo la dottoressa Roberta Bruzzone, invece, si tratta di “problematiche all’ordine del giorno, se non sessuali, comunque violenze ai danni” dei poliziotti. Inoltre, continua la dottoressa, “gli amministratori, soprattutto delle città più importanti, non sono così tanto propensi ad agevolare la vita di questi operatori che la rischiano tutti i giorni per noi”. Questa, per lei, è una situazione che dovrebbe servire “per cambiare un po’ le cose”.