Arrivano nuovi aggiornamenti sugli scontri registrati ieri a Napoli. Come riportato dai colleghi di Tg Com 24, i due 32enni arrestati dalla Digos sono stati processati per direttissima e condannati: uno a 1 anno e 8 mesi di reclusione, l’altro a 1 anno e 2 mesi con pena sospesa. I due malviventi hanno precedenti reati connessi allo spaccio di stupefacenti. «La guerriglia e le aggressioni alle forze di polizia a Napoli nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica», la condanna del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Sulle violenze registrate ieri sera a Napoli è arrivato anche il duro commento del Sap (Sindacato autonomo di polizia): «Ancora una volta la politica non ha saputo gestire la situazione e il grave disagio sociale che ne deriva. E ancora una volta a subirne le conseguenze più pericolose è stata la Polizia», riporta Sky Tg 24. (Aggiornamento di MB)



SCONTRI NAPOLI, DE LUCA: “SPETTACOLO INDEGNO”

Sulle violenti proteste avvenute la scorsa notte a Napoli, manifestazioni contro il coprifuoco, è intervenuto anche il governatore della regione Campania, De Luca, che ha bocciato senza mezzi termini il comportamento dei cittadini partenopei: “Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata – le parole del governatore via Facebook – che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli. E mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città. I protagonisti di questi episodi non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale”. De Luca ha spiegato che le proteste di Napoli non interromperanno il lockdown: “Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare. Da questo momento chiediamo al Governo di impegnarsi a garantire la legalità e il rispetto delle leggi; a mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NAPOLI, SCONTRI VS COPRIFUOCO. VIDEO: POLIZIA ACCERCHIATA, QUESTORE “SONO CRIMINALI”

Clima di altissima tensione a Napoli, scontri per le strade della città dopo l’annuncio del governatore Vincenzo De Luca di voler adottare un nuovo lockdown per frenare la crescita di casi positivi al coronavirus. La manifestazione è degenerata con lanci di pietre contro le forze dell’ordine, con cassonetti incappucciati e con macchine della Polizia accerchiate da malvivente. Come se non bastasse, in alcune vie della città – via Santa Lucia per fare un esempio – sono state lanciate bombe carta e fumogeni. Durissima la posizione del questore di Napoli, Alessandro Giuliano: «Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza». Registrati momenti di tensione anche a Salerno, dove sono scesi in campo i commercianti: «Fino a pochi giorni fa i politici ci cercavano per avere i voti, ora al primo ostacolo ci rinchiudono e ci abbandonano», la loro rabbia riportata da Tg Com 24. (Aggiornamento di MB)



NAPOLI, SCONTRI ANTI-COPRIFUOCO

La protesta anti-coprifuoco infuria a Napoli. Nel pomeriggio il presidente della Regione Campania, De Luca, aveva invocato la necessità di un nuovo lockdown generale per contrastare il dilagare della pandemia da coronavirus. I contagi si sono impennati di nuovo in Campania e De Luca ha chiesto al Governo almeno 30 giorni di chiusura, altrimenti avrebbe agito autonomamente entro il weekend per quel che concerne la Campania. I video girati nella notte sono eloquenti: un nutrito gruppo di persone è sceso in piazza a Napoli ed è riuscito a rompere il cordone di protezione della polizia. Ne è scaturita immediatamente una forte tensione tra manifestanti e forze dell’ordine: si è udito distintamente lo scoppio di petardi, quindi sono partite le cariche della polizia in assetto antisommossa, visibili nella notta colonne di auto sul lungomare Caracciolo. I manifestanti, senza mascherina, hanno espresso la loro rabbia per la nuova potenziale chiusura, con l’esplosione di bombe carta e cassonetti incendiati.

SCONTRI NAPOLI, IL QUESTORE: “COMPORTAMENTI CRIMINALI”

I disordini sono iniziati allo scoccare delle ore 23, orario di inizio del coprifuoco previsto dall’ordinanza regionale disposta propria da De Luca. Ci sono voluti solo pochi minuti prima che si scatenasse un fitto lancio di oggetti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Non risulterebbero comunque, dopo una prima verifica, feriti tra le forze dell’ordine né tra i manifestanti. Da segnalare durante i disordini anche un’aggressione a una troupe televisiva di Sky Tg24 che stava testimoniando gli scontri con un servizio del giornalista Paolo Fratter: poco dopo l’una di notte la tensione è calata, anche se un centinaio di manifestanti hanno continuato a stazionare in via Cesario Console.