«Critiche ma stabili» le condizioni della bimba di quattro anni rimasta ferita nella sparatoria registrata ieri a Napoli in piazza Nazionale. Come riporta Quotidiano.net, la piccola è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono: l’intervento ha permesso di rimuovere il proiettile che le aveva perforato un polmone, con la bimba che ora resta in coma farmacologico indotto. Sul tragico episodio è intervenuto anche Luigi Di Maio: «Prego per lei, prego per questa creatura perche’ ce la faccia. È un dolore immenso sapere che questa piccola oggi stia su un letto in ospedale, a soli 4 anni, a combattere tra la vita è la morte. È ingiusto. Che colpa può avere una bambina a 4 anni? Una cosa è certa: serve più sicurezza, servono più uomini sul terreno. Più controlli, più prevenzione, che passa anche per un forte sostegno a chi è impegnato nel sociale per salvare i ragazzi dalle famiglie di Camorra e dai quartieri in difficoltà. Napoli è la bambina colpita, non l’assassino che ha sparato!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LE PAROLE DI DE LUCA
E’ in corso la caccia agli uomini che ieri pomeriggio a Napoli hanno ferito gravemente una bambina di 4 anni, colpita accidentalmente con alcuni colpi di pistola. La bimba, come vi abbiamo riportato nel precedente focus, è stata operata nella notte e si trova in condizioni gravissime, e la famiglia sta vivendo momenti di apprensione, con la loro piccola che lotta fra la vita e la morte. Vincenzo De Luca, il governatore della regione Campania, parla di situazione divenuta insostenibile in quel del capoluogo campano: «Ci auguriamo – le parole dello stesso presidente della regione – che l’importante operazione di polizia e carabinieri che ha portato all’arresto di coloro che hanno messo a grave rischio la vita di un’altra bambina a San Giovanni, possa significare l’inizio di una svolta radicale sul problema della sicurezza in città». Antonio De Iesu, questore di Napoli, e il comandante provinciale dei Carabinieri Ubaldo Del Monaco, hanno invece fatto sapere: «Non daremo tregua a chi ieri si è macchiato di un grave fatto di sangue con una bambina in ospedale che ora sta vivendo un momento difficile. Non lasceremo nulla di intentato». Un messaggio che i due hanno lanciato dinanzi alla scuola dell’infanzia Vittorino da Feltre nel Rione Ville, dove lo scorso 9 aprile venne uccise Luigi Mignano mentre stava portando a scuola il nipotino. Non è da escludere che i due casi siano collegati tra loro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NAPOLI, BIMBA GRAVISSIMA DOPO SPARATORIA
E’ stata operata nella notte la bambina di soli 4 anni rimasta ferita ieri a Napoli dopo una sparatoria. I medici dell’ospedale Santobono hanno diffuso stamane un bollettino, in cui hanno spiegato che le condizioni fisiche della piccola paziente «appaiono estremamente gravi». La bimba si trova al momento ricoverata nel reparto di terapia intensiva in coma farmacologico indotto: «L’intervento – si legge ancora nel bollettino – ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Nelle prossime ore sono programmate ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni». Secondo i medici si è trattato di un vero e proprio miracolo, visto che il proiettile ha letteralmente sfiorato il cuore «Altrimenti sarebbe morta all’istante». Numerosi i commenti politici sulla vicenda, a cominciare da quello del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è recato personalmente presso l’ospedale, subito dopo l’operazione: «In queste ore – fa sapere il primo cittadino partenopeo, come riporta Repubblica – mi stringo e ci stringiamo con il pensiero, con il cuore e con la preghiera attorno al corpo della bimba che lotta, ai suoi familiari che resistono e ai medici e gli infermieri che stanno facendo di tutto per salvarle la vita». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NAPOLI, BIMBA FERITA DOPO SPARATORIA: IL COMMENTO DELLO ZIO
Attimi di terrore ieri pomeriggio a Napoli, dove una bambina di soli 4 anni è stata colpita da un proiettile a seguito di una sparatoria. Il colpo le ha trapassato il polmone, e dopo essere stata soccorsa e operata, è al momento in prognosi riservata ma fuori pericolo: un vero e proprio miracolo. Due/tre millimetri più in là, e sarebbe stato colpito il cuore e la vena aorta, e la piccola sarebbe morta dissanguata, invece il proiettile è entrata dalla spalla destra, ha colpito una vertebra di striscio, e si è poi conficcato nel polmone di sinistra. «Assurdo – le parole dello zio della piccola riprese da Repubblica – eravamo a casa quando ci hanno telefonato per correre in ospedale. In questa città non si può più vivere: N. era con la nonna nei giardini di piazza Nazionale. L’aveva portata lì per farla giocare. E neanche in una situazione del genere, rilassata, si può stare tranquilli». Numerose le persone che si sono lanciate in appelli allo Stato in queste ore, dopo che è accaduto il fattaccio, ma il tutto sembra un copione già scritto: i fari su Napoli per qualche ora, forse giorno, poi passerà tutto nel dimenticatoio e la gente continuerà ad avere paura ad uscire di casa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NAPOLI, BAMBINA FERITA DA PROIETTILE: FUORI PERICOLO
E’ in gravi condizioni la bambina ferita dagli spari esplosi tra la folla nel pomeriggio di oggi a Napoli, nei pressi di piazza Nazionale. Lo riporta TgCom24, che riferisce le parole dei medici rispetto alle condizioni della piccola vittima: “Un proiettile le ha attraversato i polmoni da destra a sinistra, senza però ledere il cuore”. Fortunatamente la bimba non è in pericolo di vita. Resta grave anche il pregiudicato finito nei mirino dei sicari. Ovviamente la sparatoria ha generato diverse ripercussioni politiche, a partire dall’assessore regionale alla Legalità, Franco Roberti (Pd), che ha puntato il dito contro il ministro dell’Interno sottolineando che “i rinforzi promessi dal ministro Salvini a più riprese non sono mai arrivati”. Ed a scagliarsi contro il vicepremier e leader della Lega è stato anche il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha commentato a Radio Capital: “E’ inaccettabile che clan si sparino in centro, a Napoli, per il controllo del territorio. Non può continuare una situazione del genere in una società civile. Questo è un fenomeno che non bisogna contenere: bisogna distruggerlo, annientarlo”. E specificatamente su Salvini: “Mi aspetto che il ministro dell’interno attenzioni Napoli ai massimi livelli. Io ho parlato e portato la questione all’attenzione di polizia e dirigenti. Dobbiamo debellare questo fenomeno. Bisogna agire”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NAPOLI, AGGUATO IN CENTRO
Un agguato in piena regola, quello avvenuto oggi in strada a Napoli, dove sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco tra la folla poco prima della 17.30 tra piazza Nazionale e via Acquaviva. Tre le persone rimaste ferite, come riporta Il Mattino nell’edizione online, tra cui una bambina piccola di età compresa tra i 3 ed i 4 anni. Il probabile bersaglio dell’agguato però, sarebbe il 31enne Salvatore Nurcaro, pregiudicato e attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Loreto Mare dove lotta tra la vita e la morte. Contro di lui diversi proiettili, sei dei quali lo hanno colpito. Dalle prime indiscrezioni emerge che i medici avrebbero riscontrato anche un foro di entrata e uno di uscita al torace. La bambina è invece ricoverata all’ospedale Santobono, anche lei in gravi condizioni. La piccola sarebbe giunta cosciente e attualmente sarebbe ricoverata nel reparto di Rianimazione con una pallottola nel torace. Ad essere colpita dagli spari tra la folla anche una donna di 50 anni, Immacolata Molino, nonna della bambina e raggiunta da un proiettile al gluteo. Dopo il ferimento è stata trasportata all’ospedale San Giovanni ma non si conoscono attualmente le sue condizioni.
NAPOLI, SPARI IN STRADA TRA LA FOLLA: TRE FERITI
A fornire maggiori dettagli degli spari tra la folla sopraggiunti oggi a Napoli nell’ambito di un nuovo incredibile agguato è FanPage.it nell’edizione locale. Pare che il killer abbia puntato direttamente alla testa del bersaglio la pistola, esplodendo diversi colpi in rapida successione. Quindi si sarebbe dato alla fuga dopo essersi sentito in trappola. Il raid sarebbe di matrice camorristica. Il killer è arrivato su una motocicletta per poi raggiungere a piedi l’obiettivo, Nurcaro, che era sul marciapiede e premendo il grilletto contro. La vittima si sarebbe data alla fuga, inseguita dal sicario che nel frattempo continuava a sparare all’impazzata esplodendo almeno 6-7 colpi. Alcuni di questi avrebbero colpito di striscio una bambina e la nonna che era con lei fino a quando il killer è scappato su una motocicletta, convinto di aver ucciso il suo bersaglio, perdendosi tra i vicoli del quartiere Vicaria e poi verso l’area nord di Napoli. È già stata diramata una nota di ricerca del mezzo su due ruote. Le condizioni della bambina colpita non sarebbero tali da essere definita in pericolo di vita, a differenza del pregiudicato. In corso le indagini per fare chiarezza sulla sparatoria.