Il rischio di una battaglia legale in casa Napoli è sempre più concreto. Il patron Aurelio De Laurentiis avrebbe infatti scelto la linea dura per i “ribelli”, cioè coloro che hanno rifiutato il ritiro imposto dal club dando vita all’ammutinamento. Quella del 5 novembre scorso è stata una “rivolta” storica che avrà conseguenze. Lunedì sarà il termine ultime perché gli “ammutinati” di Salisburgo ricevano la raccomandata. Si tratta dell’avviso della multa per aver appunto rifiutato il ritiro. E non ci sarà alcuno sconto. Il presidente del Napoli ha deciso di contestare più infrazioni ai calciatori. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, in base alle singole responsabilità, le multe varieranno dal 25 al 50 per cento sullo stipendio lordo mensile. Questa stangata non colpirà solo le tasche dei calciatori, ma rischia di incidere sul morale e sull’umore della squadra di Carlo Ancelotti. Per la società partenopea è evidentemente questo il punto da cui ripartire. Ognuno deve prendere coscienza delle sue responsabilità e voltare pagina, azzerando divisioni e polemiche.
AMMUTINAMENTO NAPOLI, SUPER MULTE: TAGLI STIPENDIO DA 25 A 50%
Se andrà effettivamente così lo scopriremo presto. Le multe per i giocatori del Napoli comunque rispetteranno un criterio di gradualità, in base a quanto disposto dall’articolo 11 dell’accordo collettivo. Quindi le sanzioni saranno più pesanti per i calciatori individuati come protagonisti dell’ammutinamento e colpevoli, per il Napoli, di un numero maggiore di infrazioni. Oltre al rifiuto del ritiro, spiega il Corriere della Sera, ci sarebbero stati diverbi accesi nello spogliatoio, atteggiamenti irriverenti e inopportuni a cui il presidente Aurelio De Laurentiis non intende soprassedere. Da Los Angeles, dove si trova attualmente e da dove tornerà proprio lunedì, il patron del Napoli ha coordinato le mosse legali con i suoi avvocati. Le multe non saranno inaspettate: anche i calciatori hanno consultato i loro avvocati, quindi la vicenda seguirà il suo iter davanti al collegio arbitrale. Ognuno potrà opporsi entro 15 giorni dalla ricezione della raccomandata. Obbligata al silenzio stampa, la squadra ha provato a rimediare con segnali di scuse e pace, ma il club è irremovibile a causa del danno di immagine ricevuto.