C’è stata un’importante svolta nel caso che si aperto attorno alla singolare morte di Gennaro Ramondino, ritrovato alle porte di Napoli (precisamente nella periferia del quartiere di Pianura) dopo lo spegnimento di un incendio che si era sviluppato tra delle sterpaglie lo scorso primo di settembre: proprio in queste ore – infatti – è stata data la notizia dell’arresto di un 16enne ritenuto dagli inquirenti l’esecutore materiale dell’omicidio; nonché parte di quel clan rinominato dagli inquirenti di Napoli ‘paranza dei bambini‘, fino a poco tempo fa fedele a Massimo Santagata.
Secondo le dinamiche ricostruite nel frattempo dagli inquirenti napoletani, l’arrestato avrebbe attirato con una scusa la sua vittima 20enne in un sottoscala della vita di spaccio del quartiere di Pianura: lì avrebbe sparato a bruciapelo tre colpi di pistola che hanno ucciso sul colpo Ramondino, per poi trasportare – con l’aiuto di alcuni complici che erano già stati individuati – il corpo nelle sterpaglie in periferia e dargli fuoco; ripulendo meticolosamente la scena del reato e sotterrando la pistola in aperta campagna.
La paranza dei bambini che preoccupa Napoli, i precedenti del 16enne e l’arresto del capo-clan Santagata
Dietro all’omicidio del 20enne di Napoli ci sarebbero – sempre secondo gli inquirenti – delle ragioni legate al business dello spaccio, forse relative alla divisione dei proventi dell’attività illecita; mentre il neo arrestato 16enne non sarebbe – peraltro – nuovo alle autorità dato che nel momento della convalida dell’arresto si trovava già recluso in un istituto di Pena Minorile per aver preso parte (come lui stesso ha confermato) ad un altro tentato omicidio dello scorso agosto.
In quell’occasione, il 16enne e alcuni dei maggiorenni della ‘paranza dei bambini’ che preoccupa sempre più le autorità partenopee avrebbero sparato alcuni colpi di pistola contro l’abitazione di un pregiudicato ai domiciliari: quest’ultimo era riuscito a salvarsi rendendosi conto per tempo dell’imminente pericolo e aveva fatto i nomi di tre dei cinque ‘sicari’ alle autorità, permettendo di tagliare la testa al piccolo clan di Pianura fermando il già citato capo-clan Massimo Santagata.