Uccide l’amico, lo carica sullo scooter come se fosse un pacco e quindi trasporta il cadavere per la strada. Succede a Scisciano, in provincia di Napoli, dove un rumeno di 48 anni è stato “tradito” dalle telecamere di videosorveglianza che hanno registrato l’assurda scena. Le immagini mostrano, infatti, il rumeno che a tutto gas passa col motorino. Sul sedile, dietro a lui, si nota una persona “imbustata”. È l’amico appena ammazzato. Il video choc ora è nelle mani dei carabinieri che stanno indagando su questo omicidio.



Stando ad una prima ricostruzione, citata dal Messaggero, i due amici si erano prima recati in un negozio insieme, poi il rumeno avrebbe ucciso l’altro, trasportando il cadavere sullo scooter in un sacco di plastica. Lo ha trasportato come se fosse un oggetto. Il corpo senza vita dell’amico era avvolto appena da un telo di plastica, messo sul portapacchi dello scooter, per poi essere abbandonato dopo in un terreno del comune di Scisciano.



QUEL CADAVERE SU SCOOTER AVVOLTO IN BUSTE DI PLASTICA…

I carabinieri hanno individuato e arrestato il rumeno 48enne. Infatti, il gip del tribunale di Nola ha convalidato il fermo emesso dal pm ed eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna e della stazione di San Vitaliano. In manette è finito così Florin Sitariu. È emerso anche il nome della vittima. Il rumeno è, infatti, gravemente indiziato dell’omicidio del connazionale, Georghe Paraschiv, 54enne trovato cadavere il 4 giugno scorso nelle campagne di Scisciano dopo essere stato trasportato sullo scooter. Era nascosto dentro sacchi di plastica.



Stando a quanto spiegato dai carabinieri, e riportato dal Messaggero, le indagini hanno permesso di documentare, anche tramite i molti video delle telecamere di sorveglianza acquisiti, che Florin Sitariu era stato visto in un negozio a Nola con Georghe Paraschiv. Il 2 giugno si era recato con la vittima a casa, a Scisciano, con lo scooter a lui in uso, quello dove ha caricato il cadavere. Poi l’amico non è stato più visto vivo. Non si sa perché: è ignoto il movente dell’omicidio.