E Beppe Bruscolotti l’ex calciatore del Napoli finito vittima di un sodalizio criminale dedito alla droga, usura ed estorsione, sgominato oggi dalle forze dell’ordine. Undici le persone finite in manette, tutte ritenute responsabili a vario titolo di diversi gravi reati, e protagonisti di ben nove casi documentati di estorsione. Stando a quanto riferito da TgCom24.it, anche il roccioso difensore che aveva indossato la maglia del Napoli Calcio negli anni ’70 e ’80, precisamente fra il 1972 e il 1988, ben 16 anni con l’azzurro addosso, ex capitano prima di cedere la fascia a Diego Armando Maradona, e vincitore dello scudetto, sarebbe finito nel mirino degli usurai.
Bruscolotti dopo aver appeso le scarpe al chiodo aveva deciso di gestire un centro scommesse proprio a Fuorigrotta, la zona dove operavano i criminali, e non è da escludere che proprio questa attività sia finita nel mirino delle estorsioni. Il clan che è stato colpito dalla misura cautelare viene considerato erede dei “Calascioni” e sarebbe collegato all’Alleanza di Secondigliano. Di recente era stato coinvolto in una faida di camorra che ha visto l’uccisione del 77enne Antonio Volpe davanti alla sua tabaccheria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NAPOLI, USURA ED ESTORSIONE: FERMATO SODALIZIO, EX CALCIATORE AZZURRO FRA VITTIME
Le forze dell’ordine di Napoli sono impegnate dalle prime luci di oggi, in una maxi retata contro un’organizzazione criminale dedita a diversi crimini, ed in particolare usura, droga e corruzione. Come riferito dall’edizione online del quotidiano partenopeo Il Mattino, il sodalizio agiva in particolare a Fuorigrotta, e tra le vittime dello stesso vi sarebbe anche un ex calciatore del Napoli definito dalla stampa come un personaggio “noto”.
I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato seguito ad un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di 11 persone, tutte gravemente indiziate a vario titolo di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo. Nel dettaglio è stata sgominata l’organizzazione criminale Baratto-Volpe a Fuorigrotta, che come spiega Il Mattino “rientrava nella sfera di influenza della cosiddetta ‘Alleanza di Secondigliano’ o ‘il Sistema’”. Fra gli indagati spicca anche un uomo appartenente all’arma dei carabinieri, indiziato di corruzione per aver compiuto un atto che sarebbe contrario ai doveri d’ufficio.
NAPOLI, FERMATO SODALIZIO CRIMINALE: TASSI DI INTERESSE FRA IL 25 E IL 40%
Le indagini effettuate negli scorsi mesi, hanno portato alla luce ben nove diversi casi documentati di usura, tutte ai danni di titolari di attività imprenditoriali della zona, fra cui anche il già citato sopra ex calciatore del Calcio Napoli.
Gli stessi criminali erano soliti prestare il denaro alle persone in difficoltà, richiedendolo poi indietro a tassi di interessi compresi fra il 25 e il 40 per cento, cifre a dir poco folli. Il provvedimento eseguito, specifica ancora il quotidiano Il Mattino, è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, e i destinatari sono delle persone sottoposte a indagini, di conseguenza presunte innocenti fino alla eventuale definitiva condanna dopo processo. La notizia ha ovviamente destato grande curiosità soprattutto per la presenza dell’ex calciatore del Napoli fra le vittime del sodalizio criminale, la cui identità è rimasta chiaramente nascosta.