Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha bene in mente come poter tirare fuori dalla crisi il settore turistico nelle città d’arte ed a tal fine ha iniziato a preparare una serie di proposte da presentare al governo con i primi cittadini di Roma, Venezia, Napoli e Palermo. “Chiedo un patto tra i sindaci delle città d’arte, il ministero del turismo e quello della Cultura”, ha commentato in una intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, auspicando in una ripartenza dalla prossima primavera. Il neo premier Draghi sin dal suo discorso al Senato ha dimostrato di tenere a cuore il turismo: “È straordinario lo abbia fatto nel suo discorso, a mia memoria non era mai successo”, ha commentato in merito Nardella.



A suo dire “c’è la volontà di costruire un piano nazionale per il turismo” ma per riuscirci occorrerebbe non dimenticare la crisi subita soprattutto dalle città d’arte. Basti pensare che solo nelle cinque città d’eccellenza nel nostro Paese – Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Palermo – “il danno complessivo è circa 20 miliardi di euro e in queste città gli alberghi hanno subito un calo del fatturato dell’80%”.



NARDELLA PARLA DI TURISMO E AVANZA LE POSSIBILI IDEE IN VISTA DELLA RIPRESA

Quale sarebbe quindi, secondo Nardella, la prima cosa da fare? Intanto, ha commentato il sindaco di Firenze, “dare più strumenti ai sindaci per permettergli di intervenire sulle piattaforme online di prenotazione turistica, i vari siti come Airbnb”. I sindaci italiani, infatti, non hanno alcun potere a differenza di quanto accade all’estero. In un momento di crisi come questo, dunque, occorre regolarizzare meglio gli affitti brevi. “Una cosa è una famiglia che ha un appartamento a Roma e l’affitta ai turisti per pagare gli studi ai figli, altra è un proprietario che acquista 10 appartamenti affidandoli a una società di gestione e pagando solo la cedolare secca. Così si maschera un bed and breakfast. Servono regole e noi le chiederemo”, ha spiegato. A tal fine saranno avanzate proposte a Draghi e al ministro Garavaglia ma l’intento è allargare l’iniziativa anche ai sindaci di altre città d’arte. “Serve una transizione verso un modello sostenibile, basato sulla qualità, e anche un patto tra i ministeri della Cultura e del Turismo con le città d’arte per nuovi modalità di fruizione e di sostegno”, ha aggiunto.



Una mano potrebbe arrivare dal MiSE con la promozione dell’artigianato di qualità, cuore dei centri storici, ma tra le altre idee c’è anche la possibile costruzione di “percorsi museali sull’intero territorio metropolitano per superare il congestionamento dei centri storici”. Infine Nardella propone la riapertura dei ristoranti anche la sera: “Propongo di partire da tutti quei locali che hanno spazio all’aperto. I centri storici con le aree pedonali sono perfette, lasciamole ai locali, replicando la misura della gratuità del suolo pubblico già adottata nei mesi scorsi”. E tra le altre proposte del sindaco fiorentino, quella di inserire la categoria dei lavoratori del turismo tra le prioritarie per i vaccini, “Così possiamo recuperare un po’ di turismo nazionale ora e puntare in estate a riprendere quello internazionale”.