Il fondatore di Gay Help Linee Gay Center, Fabrizio Marrazzo ha annunciato oggi la nascita del Partito Gay, un nuovo soggetto politico nella scena italiana. Lo stesso Marrazzo ha motivato anche l’esigenza di dare vita al nuovo partito che si definisce “solidale, ambientalista, liberale”: “Proprio in questo periodo di emergenza e pandemia riteniamo che noi Lgbt+ (lesbiche gay bisex e trans) non possiamo più delegare le nostre istanze a terzi e allo stesso tempo possiamo essere una forza propositiva per il Paese”. Come riferisce Adnkronos, il partito è stato presentato nella giornata odierna nel corso di una conferenza stampa tenuta dallo stesso portavoce Fabrizio Marrazzo, con Claudia Toscano attivista Agedo (associazione di genitori parenti ed amici di lgbt) e Vittorio Tarquini giovane attivista trans. L’occasione è stata anche quella per presentare ufficialmente il simbolo con il nome del partito che richiama ai colori dell’arcobaleno. Stando agli studi fatti da EuroMedia Research, Partito Gay avrebbe già il 12,8%, ma può ambire a percentuali che vanno fino al 15%. E’ stato sempre il portavoce della nuova realtà politica a spiegare quali sono i capisaldi di Partito Gay: “vogliamo una società: Solidale, non intesa come assistenzialismo, ma come sostegno per ripartire, senza però lasciare nessuno solo; Ambientalista, per un ambiente come risorsa perché ambiente, impresa e lavoro devono progredire insieme e non contrapposti; Liberale, perché in qualsiasi famiglia nasciamo, chiunque deve ambire a poter raggiungere i propri traguardi, grazie ad uno stato che dovrebbe dare opportunità e non burocrazia e tasse che finiscono in sprechi, mala gestione e corruzione”.



È NATO IL PARTITO GAY: PARLA IL PORTAVOCE MARRAZZO

Lo stesso Marrazzo, in una intervista ad Affaritaliani.it ha precisato che “Non ci collochiamo in un’area precisa ma abbiamo tre assi cardini che si delineano nella sigla SAL”. Pur essendo aperti al dialogo su molti temi, il portavoce ha tuttavia sottolineato: “noi siamo in antitesi a Salvini e alla Meloni. Sui diritti civili con loro c’è poco dialogare”. Diverso il discorso per quanto riguarda le altre forze politiche presenti in Parlamento: “Siamo disponibili al dialogo ma i nostri obiettivi non sono presenti in nessun programma, penso alle adozioni e al matrimonio egualitario. Le volontà di alcuni singoli politici non sono sostenute dal partito”, dice ancora Marrazzo. Partito Gay si definisce un partito aperto a qualunque contributo nel rispetto dei principi cardine che lo rappresentano. Anche per questo, ha ammesso Marrazzo, Nichi Vendola e Pecoraro Scanio troveranno la porta aperta ma, spiega, al momento non li cercherà. Contatti invece ci sono stati con Rocco Casalino che in merito “ha un ruolo tecnico”. Marrazzo ha ad esempio spiegato di essersi sentiti in riferimento alla questione dei congiunti: “abbiamo fatto trasformare in ‘affetti stabili’. In quel senso ci ha aiutato e comunque è una persona con cui si può dialogare”. Ma come sarà accolto il nuovo partito? “Facciamo studi e sondaggi da anni, c’è una parte della società, sotto il 20%, che è omofoba, il problema è che l’80%, la grandissima maggioranza, che non condivide le azioni omofobe, rimane silente e quel 20% dà una percezione diversa dell’Italia”, ha chiosato.

Leggi anche

Nordio: “risarcire errori pm, processo Salvini non doveva cominciare”/ “Ora riforma su separazione carriere”CONCERTO NATALE 2024 IN SENATO, VIDEO RAI 1/ Muti con l’orchestra Cherubini: “la musica è libertà e bellezza”