La Naspi per dimissioni volontarie 2025 cambia regole. Da quest’anno è richiesto un requisito contributivo per contrastare le azioni di quei furbetti che decidono a posta di cambiare lavoro al fine di ricevere l’indennità di disoccupazione. Le nuove regole per ricevere la disoccupazione prevedono che il requisito contributivo debba essere pari a 13 mensilità (nonché 3 mesi) e soltanto se i lavoratori hanno dato le dimissioni da un contratto di lavoro a tempo indeterminato nell’anno precedente.
Naspi per dimissioni volontarie 2025: il sistema anti furbetti
Ottenere la Naspi per dimissioni volontarie 2025 diventa più complesso. Le restrizioni sul requisito contributivo nascono per evitare che i lavoratori possano cambiare spesso lavoro e licenziarsi soltanto per ricevere l’indennità di disoccupazione in tempi molto brevi, e per evitare alle imprese di sostenere il costo del ticket di licenziamento.
Marina Calderone, ministra del Lavoro, ha spiegato che questo sistema è antielusivo, e consentirà di riconoscere la Naspi soltanto ai lavoratori “onesti”.
La dimostrazione delle 13 mensilità contributive mira a ridurre l’assegnazione del sussidio di disoccupazione visto l’aumento dei contratti a termine e dei licenziamenti continui verificatosi negli ultimi anni.
La manovra è stata pensata anche per contrastare la discontinuità contributiva, influenzando negativamente sul pensionamento e tardando l’accumulo dei contributi necessari per andare in stato di quiescenza.
Ampliata la platea di beneficiari per l’assegno di inclusione
A proposito di lavoro e licenziamenti, in Manovra è stata ampliata la platea di beneficiari dell’assegno di inclusione, consentito a chi ha un ISEE massimo corrispondente a 10.140€. Cambia anche l’importo in base alla propria composizione del nucleo familiare.
Il massimo ottenibile da una famiglia è 6.500€ (rispetto ai precedenti 6.000€ annui), mentre questo importo sale a 8.190€ qualora il nucleo familiare fosse composto da disabili oppure anziani.
Tra le misure che si ampliano risulta anche il supporto per la formazione e l’inserimento sul lavoro, il cui ISEE massimo arriva a 10.140€ contro i vecchi 6.000€, mentre la somma spettante sale a 500€ al mese (150€ mensili in più rispetto al precedente sussidio).
Le opportunità lavorative in Italia sono in aumento, e l’introduzione del sistema antielusivo per ottenere la Naspi per dimissioni volontarie mira a far crescere l’occupazione e mantenere una certa continuità contributiva.