Continuano gli attacchi di Israele sul Libano e restano ancora incerte le sorti del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Secondo le forze di difesa israeliane il leader dei ribelli libanesi sarebbe stato ucciso, con l’IDF che ha diramato una breve nota su X in cui si legge che è stato appunto assassinato e che “non potrà più terrorizzare il mondo”, ma al momento non vi è ancora certezza. Un funzionario israeliano, parlando con il quotidiano Jerusalem Post dopo l’ultimo attacco di vasta portata sferrato da Tel Aviv su Beirut ha spiegato che è molto difficile pensare che Nasrallah sia ancora vivo, anche se manca la notizia ufficiale.



L’esercito israeliano è convinto anche di aver eliminato il comandante dell’unità missilistica del gruppo libanese, Muhammad Ali Ismail, nonché Hussein Ahmad Ismail, il suo vice, ed ora attende di conoscere con certezza le sorti di Nasrallah. Sarebbe ovviamente un durissimo colpo per Hezbollah, di contro per Israele sarebbe una grande vittoria, visto che da giorni sta bombardando a tappeto Beirut con l’obiettivo appunto di eliminare i ribelli rivali.



NASRALLAH È MORTO? COSA E’ EMERSO FINO AD ORA

Voci vicino a Tel Aviv danno la sua morte come probabile, mentre stando a quanto scrive l’agenzia di stampa internazionale Reuters, il capo di Hezbollah sarebbe al momento “non raggiungibile”. Per i ribelli libanesi il loro leader sarebbe rimasto invece illeso dal massiccio attacco portato avanti nella notte, ma manca ancora un comunicato ufficiale, di conseguenza si fanno sempre più concrete le voci circa una sua morte.

Nel frattempo l’esercito di Israele ha invitato i cittadini di Beirut a lasciare le proprie abitazioni, e sono migliaia coloro che sono scappati durante la notte passata, abbandonando in fretta e furia la capitale. Nei raid sarebbero decedute sei persone innocenti, mentre un centinaio sarebbe rimasto ferita, con diversi edifici che sono stati completamente distrutti dopo le bombe sganciate dall’esercito israeliano.



NASRALLAH È MORTO? OCCIDENTE IMPOTENTE DI FRONTE A ISRAELE

I bombardamenti sono proseguiti anche nelle prime ore di oggi, e di contro è arrivata la risposta del Libano che avrebbe lanciato una decina di razzi verso il nord di Israele, così come fatto sapere dal Times of Israel. I missili sono stati intercettati dal noto sistema di difesa Iron Dome, ma qualcuno è riuscito a superare la barriera, anche se al momento non vi sono notizie di morti o feriti.

Condanna unanime nei confronti dell’operato di Israele in Libano, a cominciare da Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione Europea, che parlando con il Guardian ha fatto chiaramente capire che nessuno riuscirà a fermare Netanyahu, neanche gli Stati Uniti, con un occidente quindi impotente di fronte alla furia del primo ministro di Israele. Del resto lo stesso, parlando negli scorsi giorni all’Onu, ha spiegato di voler annientare i nemici e che non si fermerà fino a che non arriverà una vittoria totale. Gran Bretagna così come Stati Unti stanno cercando di esercitare la loro pressione politica e diplomatica per il cessate il fuco imminente, ma al momento la tregua resta un miraggio.