Il 25 dicembre – come ben saprete – in tutto il mondo si festeggia il Natale con una serie di tradizioni e consuetudini che seppur in larga parte sono del tutto simili alle nostre (dai ricchi banchetti, fino ai regali e all’albero addobbato), in alcuni paesi presentano delle singolarità uniche nel loro genere: in questo articolo – mentre ci prepariamo a festeggiare con tutti i nostri parenti e i piccoli scartano i loro regali portati da Babbo Natale o Gesù Bambino – faremo un piccolo viaggio attorno al nostro pianeta per scoprire alcune di quelle tradizioni natalizie che riusciranno certamente a strapparvi un sorriso!
L’Europa – più o meno generalmente – condivide le stesse tradizioni ed usanze di Natale che esistono anche nel nostro bel paese, ma un fatto singolare è che in alcuni paesi la data effettiva dei festeggiamenti non sempre è quella del 25 dicembre: un esempio è quello delle Germania, che inizia a festeggiare già a novembre con il culmine fissato al 6 dicembre – fortemente legato alla figura di San Nicola – con la notte del 5 in cui i bambini lasciano fuori dalle porte di casa le loro scarpe per ricevere dal santo dei dolcetti o dei ramoscelli di legno in base al loro comportamento nel corso dell’anno.
Similmente, nei paesi dell’Est il Natale si festeggia quasi interamente tra il 23 e il 25, con l’albero che è una delle ultimissime cose a comparire nelle case prima di accogliere in santo di turno con i suoi sempre apprezzati doni; mentre in Svezia il festeggiamento è incentrato tradizionalmente sul 13 dicembre con la celebrazione di Santa Lucia che porta le ragazze a vestirsi da Lussebruden per ricordare la santa; il tutto con la singolare e ‘cattiva’ figura dei Krampus (la versione malvagia di San Nicola) che punisce i bimbi cattivi in una serie di veri e propri cortei di ‘mostri’ che invadono le città dell’Est.
Alcune tra le più singolari tradizioni di Natale nel mondo: il pollo fritto in Giappone, i riti africani e il caso della Polonia
Più interessante – indagando le tradizioni di Natale nel mondo – è spostarci in Giappone dove questa festa è dedicata agli innamorati e alle famiglie con bambini: le coppiette il 24 dicembre escono a cena consumando rigorosamente solo pollo fritto (ironicamente: tradizione nata per una premiatissima scelta di marketing da parte della catena di fast food KFC) e scambiandosi piccoli regalini, mentre il 25 è un giorno lavorativo e il 23 è dedicato al compleanno dell’imperatore Akihito vissuto come una vera e propria festa nazionale.
Parlando del Natale, molti potrebbero pensare che in realtà distanti dal concetto natalizio come l’Africa non sia usanza festeggiarlo, ma in realtà in tutto il continente – grazie anche alle Missioni Cattoliche – si tratta di una festività sentitissima: in Nigeria – per esempio – prima del 25 le ragazze si lanciano in una serie di tradizionali balli che poi nei giorni successivi vedono gli uomini diventarne protagonisti; mentre in Sud Africa le celebrazioni si tengono sempre in spiaggia (dato che da loro è piena estate!) e non mancano neppure gli alberi addobbati.
Infine, un piccolo focus vale la pena dedicarlo alla Polonia che vive il Natale come se fosse il momento più importate dell’anno retto da una serie di tradizioni vissute come vere e proprie ‘regole’: le donne il 24 devono dedicarsi alla cucina, mentre gli uomini sono incaricati di decorare l’albero e le case e i più piccoli scrutano l’orizzonte in attese della prima stella notturna che sancisce il momento in cui si può dare il via ai festeggiamenti sedendosi tutti a tavola per mangiare.