Il nuovo DPCM illustrato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riguardanti le misure da adottare durante le vacanze di Natale per contenere il contagio da coronavirus, presentano una deroga anche per i cosiddetti giorni di zona rossa, i festivi natalizi in cui ci saranno severe limitazioni anche alla circolazione, oltre alla chiusura di negozi, bar e ristoranti. Si potrà però raggiungere, seguendo regole ben precise, le abitazioni di parenti e amici per garantire almeno in maniera minima la convivialità che il Natale rappresenta. In un nucleo familiare composto da 4 persone (marito, moglie e due figli) dunque si potranno ad esempio invitare i nonni, visto che 2 persone per famiglia potranno essere invitate. Nel periodo in cui l’Italia sarà una ”grande zona rossa” (per la precisione, volendo indicare i giorni, dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 3 e il 5 e 6 gennaio 2021) due persone non conviventi con figli minori potranno raggiungere l’abitazione dei congiunti. Per gli Under 14, quindi per i bambini, non ci sarà limitazione. Per fare dunque un esempio, una coppia con 4 figli tutti Under 14 potrà raggiungere l’abitazione dove vivono genitori e 2 fratelli senza limitazioni per i più piccoli. Gli spostamenti in deroga saranno consentiti una sola volta al giorno, tra le 5 alle 22, nei confini dell’intera regione: per intenderci, se si andrà a trovare i nonni, lo stesso giorno non si potranno raggiungere i cugini in un’altra abitazione.



PRANZO DI NATALE, COME FUNZIONANO I CONTROLLI?

Durante la conferenza stampa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato raggiunto da una domanda: come controllare il rispetto della regola dei 2 invitati, se in precedenza il Governo aveva sottolineato come in uno stato democratico non fossero possibili i controlli all’interno delle abitazioni private? I controlli avverranno in relazione alle limitazioni sugli spostamenti, ha spiegato Conte. Per raggiungere le abitazioni di parenti e amici servirà l’autocertificazione: in caso di controllo, si potrà dunque verificare se lo spostamento sta avvenendo nei termini previsti, come ha illustrato proprio il premier. “Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione“. Queste stesse norme saranno valide anche in occasione del cenone di Capodanno e per tutti i giorni in cui l’Italia sarà in zona rossa, in cui bisognerà rispettare il termine delle ore 22 fissato dal coprifuoco. Dal 7 gennaio l’auspicio è quello di far tornare l’intero paese “zona gialla” raffreddando la curva del contagio.

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