Natalia Aspesi, femminista da oltre cinquant’anni, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “Il Giornale”, nella quale parla proprio del neofemminismo, che la donna ha definito “vittimistico”, affermazione giustificata dalla diretta interessata asserendo che si tratta di una corrente di pensiero che non pensa mai di sbagliare, ma “anche noi donne commettiamo degli errori, non siamo perfette”. Per Aspesi, 92 anni, sono tutti discorsi abbastanza inutili, che si fanno perché ci sono i social network, dai quali lei si è presto dissociata: “Non perdo il mio tempo a rincorrere i social, dove poi tutti dicono le stesse cose”.



L’intervistata, in riferimento ai termini catcalling, bodyshaming e body positive, ha poi rimarcato come si tratti di vocaboli provenienti dall’altra parte dell’Atlantico, per i quali non esiste nemmeno una traduzione nella nostra lingua e che sono lontani dai nostri trascorsi culturali, mentre sul caso Pio e Amedeo ha affermato che “hanno ragione loro: conta l’intenzione. Cosa me ne frega che non si possa dire ‘negri’, se poi di fatto non li paghi adeguatamente per il lavoro che fanno? Chiamali come vuoi, ma poi considerali degli esseri umani. Si dà troppa importanza alla parola. La guerra alle parole non serve e purtroppo la si fa per ignoranza”.



NATALIA ASPESI: “BIANCANEVE FACCIA…”

Natalia Aspesi, sulle colonne de “Il Giornale”, ha poi glissato sui casi Fedez (“non ha fatto nulla, né di importante né di straordinario”) e Ddl Zan (“preferisco leggere l’Ulisse di Joyce che occuparmi di queste cose”), per poi arrivare a Rula Jebreal, che ha rinunciato a partecipare in qualità di ospite al programma di La 7 “Propaganda Live” in quanto unica invitata di sesso femminile: cosa le direbbe? “Se la trasmissione è sui baci, voglio che ci siano sia uomini che donne. Invece, se è una trasmissione partitica e sono tutti uomini che dicono stupidaggini, mi va benissimo, perché così almeno noi donne non facciamo una brutta figura”. Infine, sulla questione Biancaneve, baciata dal principe senza “consenso” poiché addormentata, il giudizio di Aspesi è stato davvero caustico: “Cosa vuole che me ne freghi di Biancaneve! Io non voglio parlare di queste cose insignificanti e nemmeno divertenti. Questi discorsi minimi mi hanno davvero stufata. Basta Biancaneve. Faccia la p*ttana e si diverta”.

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