Della mamma Natalia Estrada non ha solo il nome: Natalia Mastrota ha una fortissima somiglianza con la madre, di cui peraltro va molto orgogliosa. Una mamma “ingombrante”, tanto quanto il padre Giorgio Mastrota, per la loro popolarità, ma ora le cose sono cambiate, visto che entrambi i genitori si sono dedicati allo sport. “Si sono lanciati nello sport, papà è amante della montagna, mia madre dei cavalli, quindi vivo la loro popolarità in modo leggero”, ha raccontato a Verissimo. Infatti, Natalia Mastrota è sempre rimasta lontana dal mondo dello spettacolo: ha 28 anni, un marito, due figli e una grande passione per lo sport.



A 16 anni Natalia Mastrota è andata a vivere da sola a Bormio. “Mi allenavo con i miei amici e poi tornavo a Milano per gli esami”. Dunque, lì è riuscita a ritagliarsi i suoi spazi, ma anche a crearsi la sua famiglia. A 18 anni ha cominciato a vivere un periodo complicato, a causa di alcune diete fai da te che l’hanno portata a soffrire di disturbi alimentari. “Ho sofferto di bulimia per cinque anni. Mia nonna mi ha aiutato ad uscirne, poi ne ho parlato con i miei genitori. Ho provato diverse terapie, sono stata in una clinica vicino Londra per tre settimane, ma anche lo sport mi ha aiutata. Non ho avuto più alcun episodio, ma questi disturbi ti rimangono dentro, quindi quando sono un po’ giù devo stare attenta”. (agg. di Silvana Palazzo)



Natalia Mastrota: “l’equitazione è stato il mio primo amore”

Natalia Mastrota è la figlia nata dall’amore tra Giorgio Mastrota e Natalia Estrada. Per la prima volta la giovane si racconta in una intervista nel programma “Verissimo” da Silvia Toffanin. Sicuramente Natalia parlerà della sua più grande passione, quella per l’equitazione che è nata quando era piccolissima. “È stato il mio primo amore: l’impronta verso la competitività mi è stata data da questo sport. Ho iniziato a sei anni, seguendo la passione di mamma. Ricordo bene il maneggio di Piacenza. Poi, già dai sette anni, ho iniziato a gareggiare” – ha dichiarato dalle pagine della Gazzetta.it.



Se la mamma le ha trasmesso la passione per l’equitazione, la presenza del papà l’ha portata ad apprezzare la montagna rispetto alla città: “con lui andavo nel weekend in montagna. Il rientro a Milano era spesso triste perché adoravo quei posti al punto che, quando ho conosciuto un gruppo di scialpinismo, mi sono trasferita a vivere a Bormio. Avevo solo 18 anni. Mamma e papà, parlando più in generale, mi hanno trasmesso l’amore per la natura e il piacere di vivere all’aria aperta”.

Natalia Mastrota e il progetto personale “Nat to the summit”

A soli 18 anni Natalia Mastrota ha deciso di lasciare Milano per trasferirsi a Bormio. “Trascorrevo molto tempo da sola. Ero veramente giovane. Ho imparato a gestire il mio tempo. Mi allenavo tanto. E poi studiavo perché dovevo concludere le superiori. Cucinavo e pulivo in casa. E lavoravo in un rifugio sul Monte Rosa: l’ho fatto per due stagioni” – ha raccontato degli anni trascorsi a Bormio. Tra i suoi progetti c’è “Nat to the summit” che ha raccontato così: “è un progetto personale che ho recentemente portato a termine. Si è trattata di una sfida con me stessa partendo da una località a livello del mare e arrivando fino alla sommità di una vetta. La mia scelta non è stata banale: da Gjion al Picu Uriellu, oltre i 2500 metri. Il tutto nel modo più sostenibile possibile, attraverso la corsa, la bicicletta e la scalata”.

Diverse le passioni: dal ciclismo al trail running fino all’arrampicata. Il ciclismo è una sua grande passione: “ho partecipato a 4 tappe del Giro d’Italia. Quando ci sentivamo, mi raccomandava di allenarmi. In effetti, avrei dovuto fare di più. Ricordo ancora il dolore alle gambe al termine di ogni percorso. Ma da quel momento è scoccato un nuovo amore. E non ho più abbandonato la bicicletta”.