Solo qualche tempo fa, Natalino Balasso è stato denunciato per diffamazione dal governatore della regione Veneto Luca Zaia. Ieri il comico è stato ascoltato in aula e, di fronte al gip Francesca Zancan, ha dichiarato che quella fatta era solo una battuta e che il suo era il post di un altro, da lui ricondiviso e, dunque, non scritto da lui. Il post che ha scatenato la querelle è infatti di Marco “Furio” Forieri, sassofonista dei Pitura Freska che accusava il governatore Zaia di avere fatto una proposta indecente al gruppo all’epoca in cui era pr in una discoteca trevigiana. Balasso ha così ricondiviso il post, aggiungendo solo la frase “E se lo dice Furio…”. È proprio da qui che è dunque partita la sua giustificazione in aula.



Natalino Balasso, la risposta in aula: “Non credo di dover chiedere scusa”

“Non credo di dover chiedere scusa, per che cosa? Per aver fatto una battuta? Non c’è stata nessuna aggressione a Zaia”, ha infatti dichiarato Natalino Balasso, come riporta Fanpage. Una frase ironica che non è però stata apprezzata da Zaia che ha dunque deciso di agire legalmente. Il governatore si è poi opposto alla richiesta di archiviazione del pm Daniela Moroni. Sta ora al giudice decidere, nel corso dei prossimi giorni, se l’accusa nei confronti di Balasso sarà archiviata oppure no. Diversa, invece, la situazione per l’autore del post al centro della vicenda: Marco “Furio” Forieri dovrà infatti affrontare il processo. Non è stata, tuttavia, ancora fissata la data della prima udienza.

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