Nata in Russia nel 1969, Natasha Stefanenko ha vissuto un’infanzia fuori dal comune. Il papà era infatti un ingegnere nucleare di origine bielorussa e lavorava presso un sito militare sovietico. Per questa ragione Natasha è cresciuta in una città che non esisteva, un sito fantasma chiamato “Sverdlovsk-45”, vicino all’attuale Ekaterinburg. Un’infanzia complicata la sua, in “una città segreta che non esisteva sulla mappa geografica”, come ha raccontato al Corriere della Sera.
Un luogo davvero incredibile, quasi surreale, fuori dal mondo, ma da piccolissima Natasha non se ne è resa conto: “Da ragazzina non vedevo questa inquietudine. È stata un’infanzia e un’adolescenza di amore e divertimento totale, non mi è mancato niente, studiavo, mi divertivo”. Da bambina, Natasha si vedeva brutta ed è stata anche vittima di bullismo: la chiamavano infatti “giraffona, prolunga, antennona” per via della sua altezza. Ma quando si è trasferita a Mosca per studiare, si è resa conto che i maschi la guardavano: poco dopo è cominciata la sua carriera nel mondo della moda, dopo aver preso parte al “Look of the Year”, concorso di bellezza russo. Nel 1992, poi, l’arrivo in Italia, dove ha cominciato a lavorare appunto come modella.
Natasha Stefanenko: dalla laurea in ingegneria alla carriera da modella
Laureata in ingegneria, Natasha Stefanenko ha scelto poi di percorrere tutt’altra strada. Eppure all’inizio non voleva saperne di fare la modella: quando glielo propose, un truccatore che era in fila al McDonald dietro di lei, lei si sentì svilita. All’epoca, infatti, in Russia c’era la convinzione che chi facesse questo lavoro fosse come una prostituta, che vendeva il suo corpo. Decise però si partecipare a “Look of the Year” e dopo averlo vinto arrivò in Italia e cominciò a lavorare non solo come modella, ma anche come conduttrice al fianco di grandi artisti come Gerry Scotti e Fabrizio Frizzi. Da quel momento la sua vita è cambiata completamente.