Natasha Stefanenko: “Da piccola pensavo di essere brutta…”

Natasha Stefanenko, nel salotto di Oggi è un altro giorno nella puntata del 7 settembre, racconta la sua infanzia vissuta nell’allora Unione Sovietica. “Vivevo in una città fantasma che non esisteva neanche sulla cartina. Non potevo dire da dove venivo dove venivano costruire le armi atomiche. Vivevo nell’ansia e quando ho cominciato a fare le gare di nuoto ho capito che non ero come le altre ragazze”, racconta l’ex modella a Serena Bortone. “Di quegli anni ho comunque ricordi bellissimi grazie alla mia famiglia che è sempre stata molto unita”, dice ancora.



Poi un ricordo sulla sua bellezza: “Da piccola pensavo di essere brutta perchè da noi non esiste il detto altezza mezza bellezza. L’ho scoperto quando sono venuta in Italia. Ho capito che l’altezza è un vantaggio ed ora, anche se sono già alta, metto comunque i tacchi“, aggiunge (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Natasha Stefanenko e l’infanzia in Russia

Natasha Stefanenko è tra gli ospiti della puntata odierna di Oggi è un altro giorno. Ex modella, bellissima e con un’infanzia trascorsa in Russia, in Italia, ha trovato il successo e l’amore sposando Luca Sabboni con cui ha avuto una figlia, Sasha. L’Italia le ha così regalato una serenità che, in Russia, non ha vissuto. L’infanzia, infatti, non è stata facile per la Stefanenko cresciuta in una città invisibile, nel cuore dell’allora Unione Sovietica. “Per cinquant’anni la mia città natale non ha avuto nemmeno un nome, ma solo un numero: 45 – ha raccontato nel 2016 ad Aldo Dalla Vecchia per Mistero Magazine A lungo non l’ho detto nemmeno a mio marito, perché così mi era stato insegnato fin da piccola, Ia mia famiglia adesso vive a Mosca, anche per la paura delle radiazioni, che lì sono sempre state molto alte”.



La Stefanenko ha parlato della sua infanzia anche ai microfoni del programma di Raiuno “Vieni da me”. In un’intervista rilasciata a maggio 2019, Natasha ha raccontato di aver “vissuto tantissimo tempo col terrore del bottone rosso. A scuola ci dicevano che prima o poi gli americani avrebbero spinto il pulsante della bomba atomica e ci avrebbero fatto tutti saltare in aria“.

Le confessioni di Natasha Stefanenko sull’infanzia: “Un periodo che non dimenticherò mai”

L’infanzia vissuta in Russia, nel cuore di quella che, all’epoca, era l’Unione Sovietica, non ha lasciato ricordi piacevoli a Natahsa Stefanenko che, tuttavia, ricorda tutto di quel periodo come ha raccontato nel 2019 a Caterina Balivo. “E’ stato un periodo che non dimenticherò mai. Vivevo nel terrore. Dovevamo fare tutto quello che ci dicevano. Ad esempio non potevo portare orecchini, ci dicevano che essere belle non era giusto. Dovevamo essere tutte pecore”, raccontava l’ex modella.

La paura e l’ansia le impedivano di dormire la notte e vivere serenamente la sua infanzia. Oggi, nel salotto di Oggi è un altro giorno, ai microfoni di Serena Bortone, ricorderà ancora quegli anni.