Natasha Stefanenko: l’infanzia nella città segreta S-45

Natasha Stefanenko ha scritto un romanzo “Ritorno nella città senza nome”, in cui rielabora la sua storia, raccontando anche la Russia all’inizio dei 90: “In questo libro l’85% di quello che c’è scritto è verità”, ha detto al Corriere della Sera. Natasha Stefanenko, classe 1969, è nata e cresciuta a S-45, a 250 chilometri da Ekaterinburg: “Una città segreta che non esisteva sulla mappa geografica…. Si produceva uranio arricchito per le testate nucleari e mio padre lavorava lì. Città così ce n’erano una quarantina in tutta l’Urss, erano state volute da Stalin dopo la Seconda guerra mondiale. Città fantasma e segrete. S-45 fu costruita nel 1947”.



Nonostante l’isolamento, la ex modella ricorda di aver vissuto un’infanzia felice: “Io ero proprio felice. È stata un’infanzia e un’adolescenza di amore e divertimento totale, non mi è mancato niente, studiavo, mi divertivo. Mio papà sdrammatizzava con la sua ironia e autoironia, mia madre invece l’opposto, forse per questo stanno ancora insieme”.



Natasha Stefanenko: l’infanzia nella città segreta S-45

Nel 1992 Natasha Stefanenko partecipa e vince il concorso “The Look of the Year” a Mosca. Poco dopo si trasferisce in Italia e inizia a lavorare come modella finché il regista Beppe Recchia non la vede in un ristorante e la propone per il programma “La grande sfida” con Gerry Scotti. Poi Fabrizio Frizzi la chiama a “Per tutta la vita…?”: “Frizzi è stato una persona molto importante per me, una persona meravigliosa, perbene”, ha ricordato la ex modella al Corriere della Sera. Natasha Stefanenko è anche molto legata a Enrico Bertolino con cui ha condotto “Convenscion”: “Enrico è un fratello, è buffo, facciamo le vacanze insieme; grazie a lui, a sua moglie e alla sua associazione ho conosciuto il Brasile. È uno che ti tira sempre su di morale”. Natasha Stefanenko è sposata da quasi 30 anni con Luca Sabbioni, ex modello e oggi imprenditore nel settore delle calzature: “Fece una scommessa. Mi avrebbe portato a letto nel giro di 48 ore… Perse la scommessa ma fu bravo a confessarmelo prima che poi tra noi succedesse davvero qualcosa. Luca mi ha colpito perché nelle pause delle sfilate lo vedevo con il Codice Civile in mano. In fondo anche io avevo il pregiudizio sui modelli”.

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