Natasha Stefanenko e l’infanzia in una città segreta: “Era circondata da filo spinato, accesso solo ai residenti”
Ospite di Anna Falchi a I Fatti Vostri, Natasha Stefanenko ha ripercorso alcune tappe importanti della sua vita. Un’infanzia complicata e molto particolare quella della showgirl e conduttrice russa, trascorsa in una città senza nome. “Sono nata in una città segreta per questioni militari. – ha raccontato su Rai 2 Stefanenko – Era una città senza nome, circondata dal filo spinato, non si poteva entrare o uscire, bisognava essere residenti in questa città. Per mezzo secolo non ha avuto nome, solo questo numero, 45, che non si poteva dire.”
La ‘pausa’ da questa situazione per Natasha Stefanenko come per molti altri in quella città segreta era proprio legata all’Italia: “L’unica finestra che c’era con il fuori era il Festival di Sanremo, – ha raccontato – l’unica cosa che si poteva guardare. Per questo aspettavamo con l’ansia! I cantanti erano dei miti per noi!”
Natasha Stefanenko e il segreto dei 30 anni d’amore col marito Luca Sabbioni
Proprio il paese di Sanremo sarebbe poi diventata la casa di Natasha Stefanenko: “Non mi sarei mai aspettata di passare tutta la mia vita in Italia, però è stata una bellissima sorpresa, – ha spiegato la conduttrice – perché in quel periodo la mia vita sembrava un film. Sono stata brava a lasciarmi un po’ trasportare, perché le opportunità arrivavano, io con grande paura accettavo.”
In Italia d’altronde ha trovato anche il grande amore della sua vita: “Io e mio marito Luca (Sabbioni, ndr) stiamo insieme da 30 anni e siamo felicissimi. – ha ammesso – Il segreto del nostro amore? Dare amore, non pretenderlo. C’è uno scambio di energie nel bene e nel male. Poi raccontare, non tenere dentro alcune cose non capire, meglio chiarire subito.” Insieme hanno avuto anche una figlia, Sasha.