Natasha Stefanenko è stata oggi ospite della nuova puntata di Da noi a ruota libera, condotta da Francesca Fialdini. L’ospite di Rai1 ha esordito parlando subito del padre Boris: “E’ simbolo di bellezza, di protezione, perché è una persona estremamente corretta, ama sua moglie e ha sempre amato noi da morire. Ancora oggi abbiamo un rapporto meraviglioso e da piccola ero innamorata di mio padre”. Lui è stato il suo punto di riferimento sempre. A proposito della sua infanzia, ha raccontato: “Spesso c’era -40 gradi e non sempre era facile. Sono nata in questa città segreta che non esiste sulla carta geografica che non aveva un nome ma solo un numero”, ha svelato. Si trattava di una città militare circondata da filo spinato per via del lavoro del padre che lavorava nella produzione dell’uranio e del plutonio. “Era pattugliata dalle guardie armate”, ha raccontato.
Nonostante questo, l’infanzia di Natasha Stefanenko è stata meravigliosa anche grazie al padre che ha sempre sdrammatizzato anche su determinate situazioni inquietanti. Tutta la sua vita era lì e fino ad un certo punto non si è mai resa noto di quello che accadeva.
Natasha Stefanenko: “Ero considerata brutta ma Oleg…”
Il primo ragazzo che ha considerato Natasha Stefanenko si chiamava Oleg: “Avevo un rapporto strano con la mia bellezza perché ero considerata brutta perché ero troppo alta, troppo magra, troppo chiara, non riuscivo a presentarmi come dovevo”, ha raccontato. Per questo veniva emarginata dal resto della classe. Oleg fu proprio il primo ragazzo che le rivolse uno sguardo. “Sono molto simile a mio padre, quando ho avuto 17 anni ho visto il cambiamento in me, ma Oleg mi ha dato la speranza che non sono proprio tutta da buttare”.
Per questo per lei lo studio divenne particolarmente importante, come lo era per tutti in Russia, dove era più importante la bellezza interiore rispetto a quella esteriore. Ad un certo punto però un truccatore le chiese se avrebbe potuto truccarla: “Mi spiegò che il mio viso era interessante e che il giorno successivo ci sarebbe stato un concorso di bellezza molto importante. Io stavo preparando la tesi, ero stanchissima e decisi di liberarmi la mente andando a questo concorso, presi coraggio, mi presentai”, e vinse il concorso. Tra le altre persone importanti della sua vita c’è anche Fabrizio Frizzi: “E’ grazie a lui se sono qui a parlare con te”. “Oggi essere russi è una sofferenza perchè ogni guerra è un crimine disumano, inaccettabile. Qualsiasi violenza non può risolvere il problema e poi questa guerra è una guerra in famiglia per me”, ha commentato. “Mi sento spezzata, il mio cuore sanguina, c’è una crepa tra di noi adesso, è una situazione pesante e spero con tutto il cuore che il prima possibile possa arrivare un accordo di pace tra queste nazioni”, ha aggiunto, spiegando come la Russia sia molto altro.