Natasha Stefanenko, chi è la showgirl
La modella e artista russa è una delle più amate in Italia e all’inizio degli anni 2000 ha trovato il successo sul piccolo schermo, nata nella Russia Sovietica da madre insegnante d’asilo e padre ingegnere nucleare, impiegato presso un sitio nucleare sovietico, si è laureata in ingegneria metallurgica all’università nazionale di scienza a Mosca, anche se la sua bellezza in prima battuta sembra passare in secondo piano, nel 1992 prende parte e trionfa al concorso The look of the year, prima di imbarcarsi per l’Italia dove si trasferisce e inizia la carriera da modella, apparendo nel campo pubblicitario.
Nel nostro Paese la incantevole Natasha Stefanenko, dal fisico statuario di 1,85, oltre al successo nello spettacolo ha trovato anche l’amore con l’imprenditore Luca Sabbioni: “L’unica vera crisi matrimoniale c’è stata nel 2000, quando è nata nostra figlia Sasha. Io ero fuori di testa, non ne volevo sapere del sesso, mi importava soltanto della mia bambina” ha confessato svelando anche un retroscena. “Non mi davano della donna serie come a quasi tutte le ragazze russe, mio marito scommise di portarmi a letto in 48 ore”.
Natasha Stefanenko e il rapporto con la fede: “Mi sono battezzata a 40 anni”
Nei mesi scorsi la super modella russa si è raccontata nel programma La volta buona, condotto da Caterina Balivo su Rai1, nel quale ha colto l’occasione per rievocare diversi momenti della sua carriera, dagli inizi fino alle questioni religiose, non certo una passeggiata nella Russia anni ’70 e ’80: “Le chiese erano chiuse o distrutte; a scuola le maestre dicevano: “Dio siamo noi”. Invece a casa mia nonna nascondeva un’icona ortodossa illegale sotto il cuscino e lei sottovoce faceva le sue preghiere” ha confessato Natasha Stefanenko ricordando poi di essersi battezzata a 40 anni grazie a sua nonna che ha provato in tutti i modi a inculcarle la fede, anche se la decisione di farlo è nata spontaneamente.
Il momento del battesimo di Natasha Stefanenko è andato in scena in una chiesa ortodossa proprio in Russia, davanti alla presenza della famiglia composta da genitori, figli, cognati, tutti molto credenti e che sono ricorsi invece al rito fin da subito.