Suor Nathalie Becquart è la prima donna con diritto di voto al Sinodo dei vescovi. Lo ha deciso Papa Francesco, che ha nominato la religiosa come sottosegretario dell’istituzione. In quanto tale ha diritto di voto, spiega il Corriere della Sera, quindi potrà esprimersi all’assemblea del Sinodo. Si tratta di un passaggio importante, perché sin da quando è stato istituito, cioè nel 1965 da Paolo VI, nelle assemblee votavano solo i vescovi, quindi gli uomini, mentre le donne, che siano religiose o laiche, possono essere “uditrici” o collaboratrici a vario titolo. Hanno la facoltà di intervenire nell’assemblea, ma poi quando si vota non hanno voce in capitolo.
Nel 2018 fu messo in evidenza un paradosso: i superiori degli ordini maschili hanno diritto di voto, pur non essendo vescovi. Nacque così una petizione online, promossa da diverse organizzazioni ecclesiali, che raccolse migliaia di firme. Alcuni cardinali e vescovi ammisero che effettivamente non aveva senso. La questione comunque resta aperta, anche se Papa Francesco ha fatto registrare una svolta significativa.
PRIMA DONNA CON DIRITTO DI VOTO SINODO VESCOVI
Papa Francesco ha nominato peraltro due sottosegretari del Sinodo dei Vescovi. Oltre a suor Nathalie Becquart, già direttrice del Servizio nazionale per l’Evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza dei Vescovi di Francia, anche il frate agostiniano Luis Marin de San Martin. La 52enne fu scelta l’anno scorso tra le quattro donne “consultori” della Segreteria generale del Sinodo. Il suo curriculum è considerevole: diploma all’École des hautes études commerciales, poi ha studiato filosofia e teologia al Centre Sevres-Facultés jésuites, sociologia all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, poi si è specializzata in Ecclesiologia con ricerca sulla sinodalità al Boston College School of Theology and Ministry, negli Stati Uniti.
La nomina di Papa Francesco è stata commentata dal cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, che ai media vaticani ha dichiarato: «Con la nomina di suor Nathalie Becquart e la sua possibilità di partecipare con diritto di voto una porta è stata aperta, vedremo poi quali altri passi potranno essere compiuti in futuro».