Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali e politologa parla in un’intervista a Il Messaggero dello scenario internazionale tra Ucraina Russia e Usa e afferma che i negoziati per la pace potrebbero essere avviati già prima dell’autunno perchè “A Biden serve la fine della guerra entro le presidenziali“, un obiettivo che però potrebbe non avere come fine ultimo la pace ma potrebbe significare una vittoria di Kiev, anche in seguito ad una grande controffensiva per riappropriarsi dei territori.



La posizione dell’Ucraina è infatti quella di fare di tutto pur di non restare in perenne conflitto, ed ora con l’appoggio dell’America, compresa la fiducia dei cittadini, potrebbe avviare la procedura ed avere successo, anche se questa azione potrebbe non necessariamente significare l’inizio di una trattativa. Secondo Nathalie Tocci sarebbe opportuno un negoziato di pace, che rappresenterebbe lo scenario ideale per la fine della guerra, ma non è certa la collaborazione di Putin, anche se il presidente russo ha già dimostrato di saper trattare in situazioni difficili, come ha fatto con la vicenda della rivolta della brigata Wagner.



Usa-Russia, Nathalie Tocci “Putin ha dimostrato di saper trattare in situazioni di pericolo”

L’analisi della direttrice dell’Istituto Affari Internazionali sulle previsioni della fine della guerra in Ucraina, si sofferma anche sulle posizioni di Putin, provato dal conflitto interno dell’esercito con i mercenari della Wagner comandati da Prigozhin, la politologa afferma che Putin è stato messo in serio pericolo da una minaccia che non ha precedenti, ma nel momento dell’emergenza “si è messo su un aereo, in sicurezza e ha iniziato a negoziare“.

Questo dimostrerebbe le capacità di Putin di trattare quando messo alle strette, ma non significa che sarebbe disposto a farlo anche con gli Usa, rischiando di perdere. La controffensiva di Kiev invece è ancora incerta, l’evoluzione potrebbe essere anche inaspettata, perchè come afferma Nathalie TocciLa guerra si combatte giorno per giorno“, e le forze armate russe hanno avuto il tempo di riorganizzarsi in difesa, anche se “fino a quando sarà vivo Prigozhin, il conflitto delle forze armate resterà, e potrebbe presto prendere un’altra forma“.