Nathaly Caldonazzo e il ricordo di Massimo Troisi
Nathaly Caldonazzo, in un’intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Oggi, ricorda il dolore provato quando Massimo Troisi, con cui ha vissuto un grande amore vivendo con lui anche il dramma della malattia, venne a mancare. Un dolore grande e sempre vivo quello che la Caldonazzo racconta ad Oggi ricordando i momenti vissuti in un ospedale negli Stati Uniti. “Gli fecero una nuova operazione a cuore aperto, restò in terapia intensiva due settimane anzichè cinque giorni come gli altri. Consigliarono un trapianto urgente . Una delle esperienza più tristi della mia vita. Ero sola, perduta, ma dovevo fargli coraggio. In quel letto era bianco come Pulcinella“, racconta Nathaly.
In quei giorni in ospedale, la Caldonazzo ricorda che andarono a trovarlo il produttore esecutivo del film con sua moglie mentre con le sorelle di Massimo c’era un contatto telefonico.
Nathaly Caldonazzo, gli ultimi giorni con Massimo Troisi
Nonostante l’urgenza del trapianto, Massimo Troisi pensava esclusivamente al film Il Postino. “Voleva fare il film con il suo cuore” – racconta ad Oggi la Caldonazzo che, ancora oggi, si dedica alla cucina esattamente come faceva quando era ancora fidanzata con Troisi. “Per Massimo facevo anche il gattò di patate”, racconta ancora.
Quello con Massimo Troisi è stato un grande amore. Dopo la sua morte, l’amore ha bussato nuovamente alla porta dalla Caldonazzo che è anche diventata mamma. “Oggi sono single. Vivo con mia figlia Mia. Ha quasi 18 anni ed è innamoratissima come me alla sua età”, conclude.