Choc nel mondo del ciclismo a seguito delle drammatiche notizie giunte negli scorsi minuti, riguardanti il corridore Nathan Van Hooydonck, del team Jumbo-Visma. Come riferito da La Gazzetta dello Sport attraverso il proprio sito online, il ciclista sarebbe rimasto vittima di un incidente d’auto. L’episodio si sarebbe verificato di preciso in quel di Kalmthout, in Belgio: Van Hooydonck è stato portato d’urgenza presso l’ospedale più vicino ma non è certo che si salverà. Il corridore, solo 27enne, pare abbia perso il controllo della propria auto a causa di un malore mentre era alla guida.



Dopo quanto accaduto il ciclista è finito contro altre cinque vetture, e solamente per miracolo nessun altro è rimasto coinvolto in maniera grave salvo un altro automobilista e un bimbo che sono rimasti solo leggermente feriti. A bordo dell’auto del ciclista vi era anche la moglie Alicia che ne è uscita illesa: è incinta di otto mesi e si è recata in ospedale per dei controlli da cui non è emerso nulla di grave. La donna starà passando dei momenti drammatici tenendo conto che, come riporta ancora il sito della Rosa, i due avevano perso Thiago, il loro figlio nato morto nel 2021. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, Van Hooydonck si trovava fermo con la propria auto ad un semaforo rosso: ad un certo punto ha però accusato un malore e come reazione ha accelerato.



NATHAN VAN HOOYDONCK, MALORE ALLA GUIDA E INCIDENTE: IL RACCONTO DI UNA TESTIMONE

Così facendo ha perso il controllo del volante ed ha attraverso l’intero incrocio. Il ciclista, una volta giunti i soccorsi, è stato rianimato sul posto e quindi trasportato d’urgenza in ospedale. Vicky, una testimone, ha commentato: “Sono subito andata alla Range Rover nera. Ho visto che lì dentro c’era una donna incinta e ho subito cercato di rassicurarla. Per soccorrere la donna sono subito arrivati due assistenti sociali della polizia. Poi sono tornata alla macchina per vedere come stava l’uomo. Penso che abbia avuto un attacco epilettico o qualcosa del genere. Abbiamo subito iniziato a rianimarlo e quando sono arrivati i soccorsi sono andato a vedere se potevo fare qualcosa ad altre persone”.

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