«Dichiarazioni sconsiderate», così il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha definito le parole di Donald Trump, il quale ha invitato Vladimir Putin ad attaccare i Paesi NATO che «non pagano il conto». Non si è fatta attendere neppure la replica del segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg. «La NATO resta pronta a difendere tutti i suoi alleati». Ma da Bruxelles a Roma c’è preoccupazione per le dichiarazioni dell’ex presidente Usa per il suo atteggiamento, anche se non è inedito. Anche in passato aveva minacciato di far uscire gli Stati Uniti dall’Alleanza. Stavolta, però, è andato oltre, mandando un messaggio alla Russia.
Infatti, Michel ritiene che quelle parole «servono solo l’interesse di Putin». Invece, Stoltenberg evidenzia che «ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa». La provocazione di Trump solleva una questione irrisolta, quella della difesa europea. Infatti, Michel invita l’Ue a sviluppare la sua autonomia strategica e a investire nella difesa, che comunque mantiene forte la NATO.
“ITALIA SEMPRE IN PRIMA LINEA NELLE MISSIONI NATO”
In Italia prevale la massima cautela. Infatti, non c’è stato alcun commento ufficiale da Palazzo Chigi né dalla Farnesina dove, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ci si aspetta un crescendo di dichiarazioni di Donald Trump con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali Usa. Ma una replica non viene ritenuta opportuna anche per motivi interni. Ad esempio, ci sono dalla Lega le congratulazioni di Matteo Salvini al tycoon dopo la prima vittoria nelle primarie. Il campo è minato, quindi schierarsi o commentare non è opportuno. Ma il Corriere riferisce che dal Ministero degli Esteri fanno notare che l’Italia è sempre stata presente e in prima linea nelle missioni NATO e ha fornito le basi per le operazioni militari.
Dal Ministero della Difesa aggiungono che il contributo obbligatorio alla Nato del 2% ad oggi non è stato onorato, perché l’Italia è attorno all’1,38%, ma bisogna tener conto delle contingenze economiche, come spiegato ripetutamente dal ministro Guido Crosetto. Ma il tema della difesa comune dell’Ue e di un possibile disimpegno degli Usa sul fronte europeo non può essere ignorato, anzi andrà affrontato, del resto si tratta di una questione sollevata anche da Barack Obama.