Nella giornata di oggi la NATO si è espressa per la prima volta in merito allo stop delle esportazioni di grano ucraino con l’interruzione del cosiddetto accordo del Mar Nero. Ad inizio mese, infatti, la Russia ha comunicato la sua intenzione di ritirarsi unilateralmente dall’accordo stipulato con l’Ucraina e che vedeva la collaborazione della Turchia e delle Nazioni Unite. Secondo Mosca, infatti, i partner non avevano rispettato le sue richieste di interruzione di alcune limitazioni alle esportazioni, di fatto interrompendo l’accordo che garantiva alle navi ucraine di lasciare i porti per consegnare il grano all’estero. Secondo la NATO si tratterebbe di un comportamento pericoloso da parte della Russia, che ha creato un nuovo rischio di escalation.



NATO: “Condanniamo le pericolose azioni della Russia sul grano ucraino”

Il commento della NATO sul grano ucraino è arrivato in seguito al secondo vertice con l’Ucraina, chiesto dal presidente Zelensky proprio per discutere di questa particolare circostanza. L’Organizzazione ha “condannato fermamente le decisioni della Russia di ritirarsi dall’accordo sul grano”, definendo “pericolose” le mosse decise immediatamente dopo. Inoltre, sono stati condannati “i deliberati tentativi di fermare le esportazioni agricole dell’Ucraina da cui dipendono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo“.



Non solo, perché la NATO ha condannato anche “i recenti attacchi missilistici della Russia su Odessa, Mykolaiv e altre città portuali, compreso il cinico attacco di droni di Mosca contro l’impianto di stoccaggio del grano ucraino nella città portuale di Danubio di Reni, molto vicino al confine rumeno”. L’Alleanza continua sottolineando che le azioni della Russia hanno colpito in parte la zona marittima economica della Bulgaria, stato membro, e “ha creato nuovi rischi di errori di calcolo e di escalation“. In chiusura, la NATO ha sottolineato che “le azioni della Russia pongono anche rischi sostanziali per la stabilità della regione del Mar Nero, che è di importanza strategica. Gli alleati stanno rafforzando il sostegno all’Ucraina e aumentando la vigilanza, la sorveglianza e la ricognizione nella regione del Mar Nero, anche con aerei da pattugliamento marittimo e droni”. 

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