La Nato vuole proseguire il dialogo per un eventuale invio di caccia occidentali all’Ucraina. A ribadirlo è stato il capo del Pentagono, che ha spiegato come per Kiev la priorità siano le munizioni. Sono queste le posizioni emerse dal vertice del gruppo di contatto sull’Ucraina, che ha avuto luogo nella base americana di Ramstein, in Germania. Il segretario della difesa Usa Lloyd Austin ha spiegato: “Kiev ha bisogno di munizioni e ha bisogno della nostra protezione soprattutto per difendere le sue infrastrutture”. Ha poi sottolineato che il Paese “ha combattuto in modo molto coraggioso”. Ha ribadito inoltre come “Vladimir Putin abbia sbagliato i suoi conti, perché puntava a dividerci, ma nulla potrà raggiungere questo obiettivo”.



Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, nel corso dell’incontro, ha parlato dell’invio degli aerei da parte degli alleati dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto anche caccia oltre a nuove armi. Per Berlino, i suoi caccia sono inadatti a Kiev perché Tornado ed Eurofighter tedeschi hanno capacità diverse “da quelle necessarie nella situazione di combattimento che c’è ora in Ucraina“, come spiegato dal ministro della Difesa Boris Pistorius.



Germania: “I piloti ucraini non abituati ai nostri jet”

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha proseguito: “I piloti ucraini sono aiutati soprattutto da velivoli che possono pilotare rapidamente, di cui si possa fare localmente la manutenzione e di cui la tecnologia sia nota”. In Ucraina stanno ora arrivando i caccia da Polonia e Slovacchia, i Mig-29 di progettazione sovietica. Pistorius ha continuato: “La porta è un po’ aperta, ma questo non è il momento di decidere”.

Parlando invece dell’adesione dell’Ucraina, Stoltenberg ha parlato di membri tutti d’accordo per “l’adesione dell’Ucraina” alla Nato ma in questo momento “La cosa più importante ora è che l’Ucraina vinca, perché se non si afferma come nazione sovrana e indipendente in Europa, allora non ha senso discutere di adesione”. Intanto il Cremlino ha sottolineato come la Nato “continui nella sua politica per portare l’Ucraina nell’Alleanza” e questo “dimostra la correttezza” di Putin nell'”avviare l’operazione militare speciale”.