L’Ucraina si trova in una condizione di superiorità numerica rispetto alla Russia a Kharkiv, ma questa non è una buona notizia per la quale la NATO dovrebbe esultare. Lo evidenzia Alessandro Orsini sulle colonne del Fatto Quotidiano, spiegando come le cose stiano diversamente da come vengono presentate. In primis, è la Russia ad aver scelto la strategia dell’inferiorità numerica per disperdere l’esercito ucraino, costretto a indebolire tutti i fronti. Peraltro, la superiorità numerica non ne comporta una militare, infatti “la battaglia di Vovchansk volge in favore di Putin“, scrive il sociologo e docente di Sociologia del terrorismo.



Nel suo editoriale affronta però un tema ancor più delicato: riguarda gli aiuti militari inviati dall’Occidente a Volodymyr Zelensky per la guerra scatenata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina. “La Nato non è in grado di armare l’Ucraina per una seconda controffensiva“, spiega Orsini, secondo cui il ministro della Difesa Guido Crosetto dovrebbe affrontare la questione prima di mandare nuove armi all’Ucraina.



L’ALLARME DI ORSINI SULLA DISPONIBILITÀ DI SAMP-T

Alessandro Orsini chiede al ministro di fare chiarezza anche riguardo i Samp-T, ricordando sul Fatto Quotidiano che la Russia ha annunciato di aver distrutto il primo che l’Italia aveva mandato all’Ucraina. Quindi, l’esperto si chiede se Crosetto stia pensando di mandarne un altro a Kiev, visto che il primo è stato distrutto, ma “se fosse così, sarebbe grave per la sicurezza dell’Italia“.

Il motivo è legato all’arsenale italiano: disponiamo solo di cinque Samp-T, quindi darne due a Zelensky in poco tempo sarebbe pericoloso per la sicurezza nazionale secondo Orsini, il quale si aspetta dal ministro risposte anziché critiche e l’accusa di fare propaganda. Tra le domande a cui dovrebbe rispondere, prosegue l’esperto, ci sono quelle che riguardano il fallimento della strategia per sconfiggere la Russia. “Crosetto continua a inviare armi senza rispondere politicamente delle sue scelte“, attacca Orsini, secondo cui gli aiuti militari non sono serviti a costringere Putin a fermare la guerra in Ucraina.