Secondo l’ex segretario generale della NATO, Anders Rasmussen, in un recente intervento ha parlato dell’ipotesi che alcuni paesi dell’Alleanza potrebbero decidere presto di intervenire in Ucraina, inviando truppe a sostegno di Kiev. Un’ipotesi, appunto, mossa soprattutto riguardo al caso in cui durante il vertice dell’Alleanza a Vilnius non venissero date garanzie di sicurezza all’Ucraina.



In questo ultimo periodo, infatti, l’ex segretario della NATO si è fatto, prima, consigliere ufficiale del volere del presidente ucraino Zelensky, girando poi per l’Europa, dove ha incontrato i vari vertici nazionali, e volando infine a Washington, tutto per capire quali siano i sentimenti generali rispetto all’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza. Commentando ciò che ha appreso, ha detto chiaramente che “se la NATO non riesce a concordare un chiaro percorso per l’Ucraina, c’è una concreta possibilità che alcuni paesi decidano di agire individualmente”. In particolare vede critica la posizione della Polonia, “molto impegnata nel fornire assistenza concreta all’Ucraina”, che potrebbe stimolare anche l’intervento dei Paesi Baltici.



La posizione dell’Ucraina sulle truppe della NATO

Insomma, le parole dell’ex segretario generale della NATO non lascerebbero presagire un futuro esattamente luminoso. Chiaro è, infatti, che se in Ucraina dovessero arrivare truppe militari estere, il presidente russo Vladimir Putin lo vedrebbe come un affronto personale, agendo, come ha promesso in parecchie occasioni nell’ultimo anno e mezzo, in maniera proporzionata, e non si può escludere che in quel caso la Cina decida di schierarsi, aiutando militarmente il Cremlino.

Quanto detto dall’ex segretario NATO, tuttavia, sarebbe più fine a stimolare le discussioni sull’adesione dell’Ucraina all’Alleanza durante il meeting di Vilnius, o almeno a decidere un percorso di sicurezza in tal senso. Infatti, per porre un freno preventivo prima che scattino le risposte del Cremlino alle dichiarazioni di Rasmussen, il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha sottolineato che Kiev non accetterà truppe NATO “fino alla fine del conflitto armato sul territorio”. Ha anche sottolineato che, se l’Ucraina dovesse entrare nell’Alleanza, oltre ad accogliere le truppe estere, invierebbe le sue negli altri paesi per garantire la loro difesa.