La NATO è sempre più preoccupata per il trasporto marittimo della Cina sulla rotta russa del Mare del Nord e per la possibilità che i suoi interessi commerciali e scientifici possano essere una premonizione di una presenza militare cinese nell’Artico. A dirlo è stato l’alto ufficiale militare dell’alleanza Rob Bauer. “Sappiamo che ci sono scienziati militari a bordo di queste navi”, ha spiegato sabato in Islanda. Il capo del comitato militare della NATO ha proseguito spiegando che “non hanno detto che non andranno lì militarmente”.
La NATO è preoccupata per gli obiettivi della Cina, che ha legami sempre più stretti con la Russia: tra le due nazioni una cooperazione in materia di energia e trasporti che ha causato un’impennata delle spedizioni di greggio russo verso la Cina attraverso le acque artiche. Le osservazioni di Bauer sono arrivate dopo un discorso alla conferenza dell’Assemblea del Circolo Polare Artico a Reykjavik, durante il quale il capo della NATO ha espresso preoccupazione per i legami Russia-Cina che risultano essere sempre più forti. Le intenzioni della Russia nell’Artico sono diventate sempre più chiare, secondo Bauer, mentre “le intenzioni della Cina nella regione rimangono opache”.
NATO: “Non possiamo aspettarci che ci siano solo navi commerciali”
Gao Feng, rappresentante speciale della Cina per gli affari artici, non ha commentato direttamente le affermazioni di Bauer nel suo discorso alla conferenza. “La tensione nell’Artico non solo renderà difficile portare avanti la nostra cooperazione, ma influenzerà anche la stabilità globale”, ha affermato. “La Cina e altri paesi asiatici possono svolgere un ruolo importante nella protezione, nella ricerca, nello sviluppo e nella governance dell’Artico” ha aggiunto. “Non possiamo essere ingenui e aspettarci che queste nuove rotte siano utilizzate esclusivamente da navi commerciali”, ha spiegato ancora Bauer nel corso della conferenza.
All’incontro del gruppo dello scorso anno, Bauer aveva attirato le ire di un diplomatico cinese tra il pubblico, che lo aveva accusato di essere arrogante, sottolinea Bloomberg. Il capo del comitato militare della NATO aveva replicato chiedendo perché la Cina non avesse condannato l’attacco della Russia all’Ucraina. La NATO, secondo l’esperto, deve essere preparata al conflitto nella regione, data la capacità della Russia di operare nell’Artico.