In Estonia la NATO si sta esercitando in vista di una possibile invasione di un Paese alleato da parte della Russia. L’articolo 5, infatti, prevede che nel caso in cui ciò avvenisse, i membri debbano rispondere all’attacco. È per questo motivo che il Governo di Kaja Kallas, ma anche quelli di tutte le altre forze, intendono farsi trovare pronti.



Nelle scorse ore, come riportato da Le Figaro, si è svolta l’esercitazione denominata “Spring Storm”. All’addestramento hanno partecipato 14.000 soldati provenienti da 11 Paesi diversi. La Francia è il secondo maggior contributore. “È un messaggio di deterrenza nei confronti di Mosca. Mostriamo inoltre ai nostri alleati che, se necessario, saremo sul campo molto rapidamente”, ha affermato il tenente Bros, capo del contingente francese in Estonia. Il timore è che lo scenario simulato sia molto vicino alla realtà. Pietroburgo è d’altronde a soli 280 chilometri di distanza da dove i militari si stanno preparando al peggio.



NATO si esercita in Estonia su invasione a Paese alleato: il rischio guerra

L’esercitazione della NATO in Estonia per l’ipotesi di invasione di un Paese alleato è andata a buon fine. “Senza indugio, siamo in grado di inviare una forza quasi ovunque nel mondo, ottenendo un effetto sorpresa abbastanza significativo. Gli aerei arrivano e sbarcano 200 paracadutisti senza preavviso, mentre la missione può essere decisa il giorno prima”, ha affermato il colonnello Christophe Degand, a capo dell’ottavo reggimento di fanteria dei marines.

Attualmente, la NATO sta continuando a elaborare dei nuovi piani di difesa per la Polonia e gli Stati baltici che dovrebbero essere approvati al vertice dell’Organizzazione che si terrà a Vilnius, in Lituania, all’inizio di luglio. Secondo le prime dichiarazioni, l’Estonia è soddisfatta del loro contenuto ma, in base a quanto affermato dal Ministro della Difesa Hanno Pevkur, “c’è ancora molto da fare”. La speranza è che la documentazione in questione non serva nell’imminente futuro.