Attorno a Natuzza Evolo si sta consumando un aspro scontro tra il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, e la Fondazione da lei ispirata. Era nata nel 1987 come un’associazione, poi divenne una Fondazione che doveva promuovere opere e preghiere dopo la morte della mistica di Paravati. E ora questo progetto rischia di sparire perché è partito il decreto di soppressione canonica della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Questo l’epilogo dopo oltre tre anni di veleni. La diatriba è legata anche alla mancata attuazione delle riforme statuarie richieste dal presule, in accordo con la Santa Sede. Il vescovo ha quindi firmato il decreto per la soppressione della Fondazione, revocando l’assenso necessario per la richiesta di riconoscimento della personalità giuridica dell’ente, a cui farà seguito la comunicazione per la cancellazione dal Registro degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. Il provvedimento è stato inoltre trasmesso al Ministro dell’Interno, il quale «provvede alla devoluzione dei beni dell’ente soppresso o estinto». E così la Fondazione di Natuzza Evolo cesserà di esistere anche per lo Stato italiano.



VESCOVO CANCELLA FONDAZIONE NATUZZA EVOLO

Entrando nel merito dello scontro tra il vescovo e la Fondazione di Natuzza Evolo, la Gazzetta del Sud ha spiegato che i punti centrali della controversia riguardano l’eliminazione dallo statuto del testamento spirituale della mistica di Paravati che il presule proponeva di inserire come allegato. Inoltre, la gestione del santuario doveva passare alla diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, invece proprietà e manutenzione ordinaria dovevano restare alla Fondazione. Infine, dovevano essere nominati tre rappresentanti del vescovo nel consiglio d’amministrazione dell’ente che quindi da nove doveva essere portato a undici. Lo scontro è emerso il 14 maggio 2017, quando il vescovo pubblicò un decreto con cui annullava la ricorrenza del 26 luglio, meglio nota come “la Giornata della Promessa”. Poi c’è stato il provvedimento che vietava alla Fondazione di Natuzza Evolo di svolgere attività di religione e culto. Da allora ogni tentativo di dialogo è naufragato. Ora l’epilogo doloroso, soprattutto per i tanti fedeli legati alla figura della mistica di Paravati.



NATUZZA EVOLO, QUELLA PROFEZIA DELLA MISTICA

La Fondazione di Natuzza Evolo, come riportato da Famiglia Cristiana, ha espresso la sua preoccupazione per le strutture che accolgono già da tempo gli anziani e poi quelle ospedaliere, già pronte che avrebbero dovuto presto accogliere i pazienti. Riemerge ora una sorta di “profezia” della mistica di Paravati che nel 1997, in un dialogo ultraterreno, era stata avvertita riguardo la necessità di precisare il suo ruolo di «messaggera celeste» nello Statuto e di blindarlo affinché non fosse soggetto ai diversi umori dei vescovi della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Se consideriamo dunque le tensioni che sono poi maturate tra i soci fondatori della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” e monsignor Luigi Renzo, questa specie di profezia risulta per molti aspetti impressionante. Sorprende anche il fatto che tra le varie modifiche chieste dal vescovo ci sia anche la sostituzione nell’articolo 2 dello Stato del termine “messaggera” della Madonna con quello di “ispiratrice”, riferito a Natuzza Evolo, proprio come nel profetico avvertimento ricevuto dalla mistica nel 1997.

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