Sarebbero almeno 70 i migranti morti nel terribile naufragio avvenuto al largo della Tunisia in seguito all’affondamento della loro imbarcazione in acque internazionali. Al momento, come riferisce Giornale di Sicilia, i sopravvissuti sarebbero solo 16 salvati da pescherecci nella zona, come riferito dall’agenzia di stampa tunisina Tap. I migranti di origine subsahariana sarebbero partiti dalla Libia ma il numero delle vittime sarebbe ancora destinato ad aumentare spaventosamente. Proseguono intanto le operazioni di salvataggio da parte della Marina militare tunisina. I corpi senza vita al momento ripescati, saranno trasferiti all’ospedale universitario Sfax Habib Bourguiba. La notizia era stata lanciata in un primo momento da Alarm phone su Twitter, citando l’articolo del quotidiano al-Chourouk; successivamente è stata ufficialmente confermata dal portavoce del ministero della Difesa tunisino, Mohamed Zekri. Secondo il racconto dei superstiti, salvati da un peschereccio che si trovava nella zona e che li ha poi trasferiti su una motovedetta della Guardia costiera, in tutto i migranti a bordo dell’imbarcazione partita da Zwara erano almeno 75. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SALVATAGGIO IN CORSO

Secondo quanto riferito nelle ultime ore da parte dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), sono ancora in corso le operazioni di salvataggio e purtroppo di recupero dei corpi senza vita per quella che è l’ennesima tragedia dell’immigrazione avvenuta al largo della Tunisia: a circa 40 miglia dalle coste della città di Sfax una imbarcazione si è capovolta e pare che il numero delle vittime sia di 60-70 persone mentre sarebbero circa una ventina. Le operazioni sono coordinate dalla Marina Militare del Paese nordafricano e, stando a quanto si apprende, i migranti a bordo sarebbero originari principalmente del Marocco e del Bangladesh, anche se tutti sono partiti dalla Libia e in particolare dalla città costiera di Zuara. Incerto invece il numero degli occupanti dell’imbarcazione, cosa che fa temere che il numero delle vittime possa essere anche più alto. (agg. di R. G. Flore)



IL BARCONE ERA PARTITO DALLA LIBIA

Nuova tragedia del mare, questa volta al largo delle acque della Tunisia: secondo quanto si apprende da una agenzia di stampa locale (la Tap), nelle ultime ore una imbarcazione è affondata a circa 40 miglia dalle coste della città di Sfax, nel Paese nordafricano, causando la morte di “almeno 70 migranti”, ma come spesso avviene in questi casi purtroppo il numero pare destinato a salire dato che le operazioni di ricerca di eventuali uomini e donne in mare sono attualmente in corso. Sarebbero invece 16 le persone finora tratte in salvo nei paraggi grazie al tempestivo intervento di alcuni pescherecci che si trovavano in zona. Gli occupanti del barcone che pare essersi capovolto all’improvviso erano tutti di origini subsahariane e secondo alcune fonti sarebbero tutti partiti dalla Libia.



“ALMENO 70 MORTI ANNEGATI”

Come detto, la dinamica dell’ennesimo incidente che ha visto protagonisti dei migranti nelle acque del Mediterraneo sarebbe stato causato dal repentino rovesciamento dell’imbarcazione che poi sarebbe affondata: si stima che il totale di persone a bordo potesse superare le cento unità e che tra loro vi fossero anche una trentina di donne e almeno otto bambini come denunciato da alcuni dei soccorritori che spiegano di aver ricevuto una chiamata in mattinata. Secondo il quotidiano tunisino al-Chourouk i corpi senza vista ripescati dalle acque stanno venendo trasportati a poco a poco nell’ospedale universitario di Sfax e solamente fra qualche ora potrà essere fatto un primo bilancio della tragedia.